"Alod" <gsergi_at_tiscalinet.it> ha scritto nel messaggio
news:9irm8n$qrt$1_at_pegasus.tiscalinet.it...
> Dovo posso trovare informazioni riguardo i suoni, le frequenze,
> l'approsimazione con serie di Fourier del segnale del sonogramma etc.?
Prova su:
http://online.anu.edu.au/ITA/ACAT/drw/PPofM/INDEX.html
> Ho dei dubbi del tipo:
> - Qualsiasi cosa vibri con una certa frequenza emette sempre la stessa nota?
Si
> - Come faccio ad approssimare un segnale molto complesso?
Purche' periodico la serie di Fourier va bene, anzi acusticamente
pare che bastino le ampiezze delle armoniche e non le fasi. In
altre parole forme d'onda molto diverse tra loro possono generare
la stessa sensazione uditiva.
Ma la quaestio e' ancora vexata.
> - Come fanno i sintetizzatori a riprodurre i timbri?
Sia con sintesi, cioe' sommando le armoniche e modulando gli
inviluppi di attacco sia in frequenza che in ampiezza, sia
campionando gli strumenti reali. Dal campionamento potremmo
aspettarci risultati perfetti. Cio' e' vero solo se si campionano
strumenti molto meccanici: organo e clavicembalo vanno piuttosto
bene. Gia' il pianoforte e' critico non preche' piano e forte in senso
stretto, il sintetizzatore puo' controllare il volume in tanti modi,
ma perche' una corda di pianoforte reale suonata forte o piano
produce contenuti armonici diversi a cui il nostro orecchio e'
abituato. Il povero sintetizzatore dovrebbe campionare ogni
nota a ogni possibile intensita' e ancora mancherebbero le
risonanze con gli altri feltri sollevati e chissa' quant'altro.
Non parliamo poi di strumenti come archi e fiati dove la
produzione del suono e' soggetta a una miriade di piccole
diversita' da parte del suonatore. I grandi musicisti regalano
al pubblico una tavolozza di timbri da fare impallidire
qualsiasi sintetizzatore. Esso deve quindi essere usato per
la musica sua propria, come l'organo e il clavicembalo ai
loro tempi, e non tentare di imitare gli inimitabili strumenti reali.
> - Ci sono esperimenti interessanti da fare? (sono un tastierista)
Dipende dalla sofisticazione della tastiera. Se essa ti permette
di agire su tutti i parametri del suono si puo' fare molto.
Occorre moltissimo tempo e pazienza. L'utilita' dell'esercizio
consiste sopratutto nel capire quale complesso di decisioni
l'istinto fa prendere a uno strumentista. I vari modi di strisciare
l'archetto, di imboccare l'ancia di un sax di regolare le labbra
in una tromba mettono in gioco una incredibile quantita' di
variabili che si tocca con mano cercando di imitare con
un sintetizzatore il timbro di una nota e variarlo alla successiva
e cosi' via. Per non parlare di legato/staccato.
> - Cosa c'entra la trasformata di Fourier (FFT)? Io pensavo che si usasse la
> serie di Fourier per approssimare la funzione nel tempo...
La trasformata di Fourier si applica a fenomeni impulsivi, non periodici.
Si potrebbe applicare al transitorio di attacco. La serie di Fourier
e' invece adatta a rappresentare fenomeni periodici come il "sustain"
di un suono.
Saluti
Mino Saccone
Received on Mon Jul 16 2001 - 09:59:33 CEST