Re: relatività della simultaneità in RR: un esempio su facebook

From: <tucboro_at_katamail.com>
Date: Wed, 20 Apr 2022 22:46:36 -0700 (PDT)

Il giorno mercoledì 20 aprile 2022 alle 22:40:03 UTC+2 Bruno Cocciaro ha scritto:
> Il 20/04/2022 16:09, tuc..._at_katamail.com ha scritto:
>

> > p.s: potrebbe benissimo essere che il proponente conosca a menadito la RR, ma semplicemente non abbia individuato l'espressione più centrata. In ogni caso, ogni mio tentativo di riscrittura di quella frase ha avuto repliche stizzite.
> purtroppo non è chiarissimo, almeno non lo è a me, quali sarebbero le
> esatte parole che compaiono nella frase incriminata.
>
> Riprendo le parole che hai usato nel post di apertura:
> "nel sistema di riferimento della galleria gli orologi B e C non sono
> simultanei ma sfasati di .. nanosecondi"
> che farebbero peraltro pensare a una precedente frase nella quale si
> affermerebbe che invece, nel riferimento del treno, gli _orologi_
> sarebbero "simultanei" (quali orologi? Chi scrive queste frasi ha chiaro
> che ci sono orologi fissi nel treno e _altri_ orologi fissi nel
> riferimento della galleria?).
>

>
> Bruno Cocciaro



Provo a raccontare meglio la questione, approfittando per scusarmi con Elio per averlo indotto a credere che le "repliche stizzite" fossero quelle di questa discussione.

Il signore in questione, che immagino essere un appassionato di fisica, periodicamente pubblica su un gruppo Facebook cui partecipo qualche esercizio/esempio con cui di propone di analizzare "numeri alla mano" alcune questioni relative alla RR.


Ha dedicato un post alla questione del "tempo che rallenta al crescere della velocità", un altro alle "velocità che non si sommano". La mia personale opinione su queste iniziative è che, pur lodevoli negli intenti, finiscano per sortire i consueti fraintendimenti che nascono proprio dall'utilizzo di frasi standard di sicuro effetto (quali quelle virgolettate) ma di minor rigore e chiarezza.

Nel primo caso (la velocità cresce, il tempo rallenta), avevo fatto alcune puntualizzazioni, non le aveva, mi pare, particolarmente gradite, ma si era giunti comunque ad una condivisione di base.



Nel secondo caso (velocità che non si sommano) le cose sono andate peggio: si è giunti ad una discussione spiacevole in cui Alberto Rasà ed io siamo stati criticati in modo anche colorito per aver detto che, limitatamente ad un solo riferimento, le velocità si sommano normalmente (alcuni utenti utilizzano le trasformazioni di Lorentz per il calcolo del tempo di incontro di due oggetti veloci in traiettoria di avvicinamento: ne ho riferito in una discussione di un paio di mesi fa qui su isf).

Questo per dire che chiaramente guardo con una punta di sospetto (o anche più di una punta) alle nuove "iniziative editoriali" del collega di Facebook in questione.





Il terzo capitolo di questa serie di esercizi è stato dedicato al concetto di "relatività della simultaneità". Scopo dell'esercizio era mostrare che due eventi che risultano essere simultanei in un certo riferimento (nel caso in questione il riferimento era quello del treno, e i due eventi mi pare fossero l'entrata della coda e l'uscita della testa del treno dalla galleria) in un altro riferimento (la galleria stessa) risultano non più simultanei, ma "sfasati" (non mi viene un verbo più consono al momento) di un certo dt, che nell'esercizio viene calcolato (non ho nemmeno verificato il calcolo. sarà probabilmente giusto, ma non era il mio obiettivo).


Nel testo viene specificato che sul treno ci sono il capotreno, in testa al treno con al polso l'orologio C, ed un passeggero in coda, con l'orologio B. Mi sono chiesto dove sia finito l'orologio A, ma scherzi a parte nessun altro orologio (in particolare, nessun orologio del capostazione o dei gestori di ingresso ed uscita della galleria) viene mai introdotto, citato, descritto.
Sui parla solo ed esclusivamente di B,C, riferendo che si tratta di ottimi orologi, precedentemente sincronizzati in modo eccellente.



Dopodichè, per venire allo scopo dell'esercizio, se ne esce con questa frase "nel sistema di riferimento della galleria gli orologi B e C non sono simultanei ma sfasati di .. nanosecondi", che, almeno letta in modo letterale, mi fa pensare ad un misterioso effetto per cui gli stessi orologi materiali possano, o debbano, essere letti in modo diverso dai proprietari e da altri "osservatori" in moto rispetto ai proprietari. Sono convinto che altri lettori avranno avuto la stessa impressione.


Ho replicato che la frase era infelice (o forse ho azzardato un "sbagliata", non ricordo. del resto sono passati mesi), proponendo di ampliare il ragionamento ad altri due orologi, al polso dei gestori della galleria, i quali, pur essendo altrettanto precisi ed altrettanto ben sincronizzati tra loro (ad esempio orologi identici ai primi due), registrano per gli stessi due eventi un dt non nullo ma di tot nanosecondi.

Il signor Andrea (si chiama così) ha replicato (appunto: stizzito) che mi sbagliavo ed ha allegato alcune tabelle dedicate all'argomento, con numeri e formule.
Ho nuovamente replicato che ero al corrente della questione ma ritenevo fuorviante il suo modo di raccontarla.
Infine ha concluso che ignoravo i fondamenti della RR e che ho un modo di ragionare galileano, e che non avrebbe più replicato
 
Received on Thu Apr 21 2022 - 07:46:36 CEST

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