Re: relatività della simultaneità in RR: un esempio su facebook

From: Bruno Cocciaro <b.cocciaro_at_comeg.it>
Date: Fri, 22 Apr 2022 21:19:05 +0200

Il 22/04/2022 11:16, Elio Fabri ha scritto:

> Ossia: se A, B sono orologi fermi in K, e A', B' hanno in K la stessa
> velocità, tu dici che A' e B' sono sincronizzati in K se qualora i due
> eventi "A coincide spazialmente con A'" e "B coincide spazialmente con
> B'" siano simultanei (tA = tB) sia anche tA' = tB'.
> Bene: ma se cambio la scelta di A e B, in modo che cambino i due
> eventi di cui sopra, ma facendoli sempre restare simultanei, sarà
> anche vero che la differenza dei due tA' coincida con quella dei due
> tA? Ossia che la marcia degli orologi A', B' coincida con quella degli
> A, B?
> Se sì, vuol dire che i tA', tB' *non sono* i tempi propri di A' B'. Se
> invece vuoi salvare la coincidenza dei tA', tB' coi tempi propri,
> allora viste da K le marce di A', B' saranno diverse da quelle degli
> A, B.
>
> Non è un difetto logico, ma suona certamente come una def.
> artificiosa, e mi domando quando possa essere utile.

Questa sincronizzazione che chiami artificiosa (io userei un termine
ancora più spregiativo) è, nella sostanza, quella che usano sia Eberhard
che Bohm e Hiley per "ritrovare" l'ordine causale degli eventi una volta
introdotti segnali superluminali che hanno come supporto un dato
riferimento privilegiato K. Si potrebbe dire che Eberhard, Bohm e Hiley
potrebbero ritenere utile la sincronizzazione artificiosa perché,
tramite la lettura degli istanti segnati sugli orologi sincronizzati
artificiosamente, si potrebbe ritrovare l'ordinamento causale degli
eventi nell'ambito del modello che introduce segnali superluminali che
non danno paradossi causali.
Nella sostanza, in K i segnali superluminali si muovono a velocità V>c
in ogni direzione e, ovviamente, se gli orologi fissi in K sono
sincronizzati secondo relazione standard, sarà sempre t_fin>t_in quali
che siano i punti vec{x_in} e vec{x_fin} dai quali rispettivamente parte
e arriva un qualsiasi segnale superluminale. Sarà sempre
t_fin=t_in+|vec{x_fin}-vec{x_in}|/V.
In K', in moto a velocità vec{beta}*c rispetto a K (con |vec{beta}|<1),
come noto, sempre nell'ipotesi che gli orologi fissi in K' siano
sincronizzati tramite relazione standard, si potrà avere t'_fin<t'_in.
Se però in K' gli orologi si "sincronizzano" artificiosamente
(sostanzialmente si usano le trasformazioni di Lorentz per ricavare da
t'_fin e t'_in dei nuovi istanti "artificiosi" t'_fin,art=t_fin e
t'_in,art=t_in) allora certo che troveremo sempre t'_fin,art>t'_in,art.

Ricorderai che io, pur ritenendo questo punto di vista in via di
principio non errato, l'ho attaccato abbastanza pesantemente nel
paragrafo 5.4 di Phys Essays 26,531-547,2013
https://arxiv.org/pdf/1209.3685.pdf

Il motivo di fondo per il quale ritengo artificioso (o peggio) quel modo
di procedere di Eberhard, Bohm e Hiley è che l'idea che implicitamente
c'è sotto è che l'ordinamento causale si debba in qualche modo
ricondurre all'ordinamento temporale. Cioè non viene accolta quella che,
secondo Reichenbach, è la "base logica" della relatività. Cioè non si
accoglie il fatto che l'ordinamento temporale è convenzionale, quindi,
in quanto tale, privo di contenuto fisico. Ci si ingegna, si trovano
degli artifici, per poter dire che c'è comunque un modo per poter capire
l'ordinamento causale dalla lettura degli istanti segnati dagli orologi.
Invece, accogliendo la "base logica" della relatività, una volta assunto
il modello di Eberhard, Bohm e Hiley, si imporrebbe la domanda:
"Ma se non lo vogliamo leggere sugli orologi, eventualmente
sincronizzati artificiosamente, dove altro potremmo trovarlo scritto
l'ordinamento causale? Se non vogliamo accettare che la natura usi
artifici di basso livello, dove altro potrebbe averlo "scritto"
l'ordinamento temporale degli eventi"?
E come risposta proporrei:
l'ordinamento temporale sta scritto nel verso del vettore quantità di
moto dei "messaggeri" che sempre esistono quando due eventi sono legati
causalmente. Il che avrebbe come conseguenza che i segnali
superluminali, in quanto messaggeri, dovranno essere dotati di quantità
di moto.

Bruno Cocciaro.

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Received on Fri Apr 22 2022 - 21:19:05 CEST

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