Re Re: Siamo in un buco nero?

From: (wrong string) � <fulgom_at_tiscalinet.it>
Date: Mon, 11 Jun 2001 18:49:50 +0200

Piercarlo Boletti <piercarloboletti_at_tiscalinet.it> wrote in message
1eupnfz.1n98w3vai03t2N%piercarloboletti_at_tiscalinet.it...
> Aprofitto della domanda per porne una leggermente diversa.
> Quando si parla di Big-Bang si afferma sempre che l'universo si �
> generato dall'espansione di una singolarit� che ne conteneva tutta la
> materia e quindi tutta la massa.
>
> La cosa mi ha sempre lasciato perplesso in particolare su un punto: ad
> una concentrazione di massa cos� alta cosa ha mai impedito a questa
> singolarit� di trasformarsi immediatamente in un super buco nero ponendo
> fine all'universo nell'istante stesso in cui nasceva? I cosiddetti
> "buchi neri" hanno per caso senso solo se sono "dentro" un universo e
> non se "sono" un universo? O, girando la frittata, il Big-Bang pu�
> essere pensato come una specie di "tunnelling" (di proporzioni
> gigantesche) della materia racchiusa nella singolarit�?
>
> Grazie a chiunque vorr� chiarirmi il dubbio.
>
> Piercarlo Boletti


Trovo la tua domanda assolutamente invitante e deliziosa,
carissimo Piercarlo.
Essa mi consente di fare ancora pi� luce sulla mia
Teoria Quantistica della Gravitazione,
che � una vera e propria "Teoria Generale dell'Universo".

La Singolarit� non � diventata un Buco Nero perch�
prima tu devi cambiare le cognizioni che hai sui Buchi Neri.

L'universo non si � generato in maniera ASSOLUTA
dall'espansione della Singolarit� e
in un tempo ben preciso del nostro remoto passato:
L'Universo e la Singolarit� sono due volti DIVERSI
dello stesso identico oggetto (o FORZA).
Se l'osservatore vede l'uno o vede l'altra dipende
esclusivamente dall'intensit� della Forza Gravitazionale.
Ma entrambi esistono CONTEMPORANEAMENTE
e l'uno esclude l'altra.

Lo spazio vuoto interposto tra due galassie,
la superfice di un pianeta,
la superfice di una stella come il Sole,
la superfice di una nana bianca,
la superfice di una stella di neutroni,
l'apertura di un Buco Nero,
e la Singolarit�:
quest'elenco costituisce una rudimentale scala di
Forza Gravitazionale crescente,
da minima fino a infinita.
Ed � una LINEA UNICA e CONTINUA.
Man mano che tu "sali" questa scala la tua personale
visione d'universo andr� cambiando.

L'Universo SI PUO' PARAGONARE alla superfice
di una sezione orizzontale di un cono:
la base di questo cono (ampia quando si vuole) col vertice
costituisce similmente una linea continua;
man mano che tu ti avvicini al vertice cambier�, diminuendo,
il raggio e l'area della base del cono;
proseguendo ancora il raggio diventer� alla fine uguale a zero.
A quel punto tu vedrai soltanto il vertice e nulla pi�,
giacch� il cono, per te e solo per te, non esister� pi�,
per� sar� sempre l�, presente, sezione per sezione.
Ogni osservatore vedr� la sezione che gli detta
l'intensit� della Forza Gravitazionale ove vive o osserva.

Un Buco Nero qualsiasi � soltanto
una parte quasi finale del "tragitto"
di quella linea continua di cui prima.
La sua Forza Gravitazionale tende a infinito,
percorrendolo vedrai il vertice del cono,
ove la Forza Gravitazionale � veramente infinita.
Se vuoi possiamo paragonare un Buco Nero
a una finestra aperta.
Quando infilerai la testa dentro tale finestra
l'intero Universo ti verr� appresso
(perch� ogni visione d'Universo � inesorabilmente legata
ad ogni singolo osservatore), e svanir�
anche quella "cornice" che abbiamo chiamato "Buco Nero".
La Singolarit� che vedrai all'interno
dell'ipotetica finestra non � altri che
l'Universo che conoscevi prima quand'eri "all'esterno".


Volendo, la Singolarit� � il vero BUCO NERO per eccellenza
e l'Universo � come una sua "proiezione".
Nella Singolarit� la Forza Gravitazionale � infinita,
il Tempo � zero e attorno a essa ci sono le quattro
perpendicolari di un NULLA senza confini
che permettono lo spostamento dell'espansione.
Se tu ti allontani quanto basta dalla Singolarit�,
in una qualsiasi direzione
delle quattro perpendicolari di questo Nulla
fin dove la Forza Gravitazionale � meno di infinita...
Voil�:
ecco che il vertice del cono sparisce
e ti compare l'area di un piccolissimo cerchio;
nel nostro caso hai avuto l'impressione di catapultarti
fuori da un Buco Nero qualsiasi e di stare osservando
un Universo primordiale costituito
da un mare di quark e di particelle elementari.
Qui il Tempo comincia a battere lentamente i suoi rintocchi.
Sai di essere dentro una superfice tridimensionale
di una Ipersfera a quattro dimensioni dello spazio.
Se ti allontani ancora verso "lidi" con
Forze Gravitazionali a misura d'uomo
il tuo ambiente si trasformer� in quel prezioso posto
che siamo soliti chiamare Universo.

Se tu entri in un Buco Nero assisterai a un Big Crunh,
se ne esci assisterai a un Big Bang.
Entra ed esci in continuazione e vedrai
tutte le contrazioni e le espansioni che vuoi.
Di Big Bang, se vuoi, ce n'� un'infinit� o nessuno.

Carissimo Piercarlo Boletti,
tu sei arbitro di credere ci� che pi� ti sembra giusto.
Io ti dico che le cose stanno cos�,
anche perch� questa RELATIVITA' TOTALE dell'Universo
� la maniera pi� semplice per far funzionare il Mondo.
Ti saluto caramente.

Francesco Alf�
Stazione Astronomica di Vittoria-sud
contrada Cappellaris
Received on Mon Jun 11 2001 - 18:49:50 CEST

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