> 1) Perche' massa inerziale e gravitazionale coincidono?
Mi pare che questo punto abbia bisogno di essere sviluppato.
1. Cominciamo coi fatti sperimentali.
Galileo scopre che tutti i gravi cadono con la stessa accelerazione.
Newton ne deduce che l'attrazione gravitazionale e' prop. alla
"quantita' di materia" di un corpo, cosi' come l'inerzia.
Dimostra questo piu' accuratamente, dal fatto che il periodo di un
pendolo dipende solo dalla lunghezza e non dal corpo attaccato.
Poi osserva che che una prova si ha dal moto dei satelliti di Giove:
questi ruotano intorno a Giove come se il Sole non ci fosse. In termini
moderni: in un rif. solidale con Giove l'attrazione grav. del Sole e'
esattamente cancellata dalla forza apparente, dovuta al fatto che il
rif. e' accelerato.
(E' la stessa idea dell'ascensore di Einstein.)
In seguito esperimenti sempre piu' raffinati (Eotwos, Dicke, Braginskij)
hanno mostrato che il fatto e' vero entro la 12-ma cifra decimale.
2. Chiedersi perche' le due masse sono uguali e' una specie di
contorsione mentale. Non so chi sia stato il primo ad aver detto "in
linea di principio potrebbero essere diverse" (forse Mach?).
Ma allo stesso titolo si potrebbe dire: una particella in un campo
elettrico sente un forza F=qE; in un campo magnetico sente una forza
F=qvxB. Ma chi ha detto che la q sia la stessa? "In linea di principio
potrebbero essere diverse"... E poi si scoprirebbe sperimentalmente che
invece sono uguali, e giu' a chiedersi perche'...
E di esempi del genere se ne potrebbero trovare a volonta'.
3. L'idea di Einstein (principio di equivalenza, punto di partenza della
RG) e' stata: smettiamola di chiederci perche', torniamo a Galileo e a
Newton. C'e' una sola massa. La cosa piu' interessante e' che *tutti i
corpi si muovono allo stesso modo in un campo grav.* Forse questo non
vuol dire che in realta' il campo grav. non e' tanto un'interazione,
quanto una proprieta' geometrica dello spazio-tempo, che i corpi non
possono non seguire?
4. Perche' chiamare "postulato" la "identita'" delle due masse? Forse
chiamiamo postulato i principi della termodinamica?
5. Guglielmo di Occam diceva: "entia non sunt multiplicanda praeter
necessitatem". Percio' dimenticatevi le due masse, visto che una
basta...
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Elio Fabri
Dip. di Fisica "Enrico Fermi" - Univ. di Pisa
Sez. Astronomia e Astrofisica
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Received on Wed Jun 13 2001 - 10:40:50 CEST