Re: dubbio sulla quantizzazione dell' energia

From: Elio Fabri <fabri_at_df.unipi.it>
Date: Wed, 13 Jun 2001 12:21:25 +0200

D.G.M. Salvetti ha scritto:
> Come faccio ad accorgermi che le particelle di energia sufficientemente
> elevata da non vedere la scatola-laboratorio esistono? Mi sembra di
> doverne misurare l'energia. Come faccio a misurarne l'energia nel mio
> laboratorio se queste particelle non ci interagiscono?
Chi ha detto questo?
Forse che i raggi cosmici che attraversano un contatore nel tuo
laboratorio non interagiscono? E non puoi misurarne l'energia (per es.
con un campo magnetico)?
Ho solo fatto notare che le pareti non sono capaci di arrestare e
riflettere ogni cosa, come sarebbe nel caso della scatola ideale.

Aggiungo un'altra osservazione, perche' ho il sospetto che non sia
chiara a tutti.
Come ho gia' detto, l'en. cinetica ha spettro continuo non solo nel caso
di particella libera, ma anche per un osc. armonico. Infatti l'operatore
-D^2 (D derivata prima) definito sulle funzioni L^2(-inf,+inf) (pero'
attenzione: a rigore questo non e' il dominio di -D^2, che non e'
limitato) ha come spettro la semiretta aperta dei reali positivi. Quale
sia il potenziale non ha niente a che vedere.
Ovviamente anche l'en. potenziale x^2 per l'osc. armonico ha lo stesso
spettro.
Invece x^2 - D^2 ha spettro discreto (gli interi dispari, con queste
unita').
Come tutti sanno, il fatto che il piu' piccolo autovalore dell'en.
totale sia maggiore di 0 ha a che fare con la rel. d'indeterminazione.

> Questo � un fatto interessante, che non avevo considerato.
Gia'. Sapresti vedere come mai allora sia praticamente lecito trattare
lo spettro come discreto?
(Non oserei mai fare una simile domanda a un esame di Istituzioni ;-) )
-- 
Elio Fabri
Dip. di Fisica "Enrico Fermi" - Univ. di Pisa
Sez. Astronomia e Astrofisica
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Received on Wed Jun 13 2001 - 12:21:25 CEST

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