Luciano Buggio wrote:
> Il 22 maggio ti ho proposto
> http://www.mailgate.it/it/it.scienza/msg13606.html
> la mia interpretazione "classica", coi miei salti ciloicdali, dell'effetto
> Tunnel che secondo la Fisica Ortodossa si manifesta nello specchio
> dielettrico (a pi� strati) e tu (vedi tue risposte), contro il Parere
> Ufficiale (articolo apparso pi� volte su "Le Scienze"), hai messo in dubbio
> che si trattasse di effetto tunnel e non ne hai voluto sapere.
Una interpretazione richiede anche dei conti che mostrino una
concordanza quantitativa fra modello proposto e esperimento.
Ho lasciato perdere il discorso perche', ti avevo spiegato, gli specchi
dielettrici multistrato che io conosco sono analizzati con
l'elettromagnetismo classico, e inoltre io *non* so che cosa sia
l'effetto tunnel associato a un fotone. Qualcuno me lo spiega per
favore?
> Tu correvi troppo: pretendevi subito di avere una descrizione puntuale e
> quantitativa dei risultati sperimentali, quando si stava trattando, a scopo
> di riscaldamento e per acquisire i concetti di base e la dinamica
> elementare, solo casi ideali in cui la materia e la radiazione non
> intervenivano certo con tutta la loro complessit�.
Il discorso fisico e` parlato in linguaggio matematico. E per evitare
materia e radiazione, ho sempre chiesto di calcolare la probabilita` di
tunnel di una particella non relativistica con una barriera di
potenziale rettangolare.
> Ti ho comunque fornito
> un'equazione di potenziale (provvisoria: la realt� � ancora pi� complessa)
> y = a^(-x^2)
> http://www.mailgate.it/it/it.scienza/msg13500.html
> l'equazione del dosso, con larghezza ed altezza (il "rettangolo" da te
> richiesto):
> Mi hai risposto:
> "E' dura, questa � una gaussiana (con faccina)"
> Non se ne � fatto nulla.
Appunto: se vuoi partire da un caso semplice (che peraltro esiste in
modo abbastanza simile nel mondo reale) usa una barriera rettangolare.
> Le equazioni in quel testo le ho evitatre anche perch� voglio che quello che
> ho da dire lo capisca anche la massaia.
Purtroppo esistono delle cose che alla massaia non si possono spiegare.
Si possono raccontare, ma non gisutificare. La fisica, anche quella
classica, non e` per nulla intuitiva.
> Purtroppo per� cos� mi alieno gli addetti ai lavori, che sono sempre nella
> Ritirata (00) della Matematica.
E` uno strumento comodo. E quando si introduce una nuova teoria, la si
deve verificare con l'esperimento, e per questo ci voglioni i numeri.
> Allora mi � disgraziatametne toccato di dovere tornare a parlare con voi.
> Le formule ci sono, ma non servono neanche a voi, se non acettate, almeno
> provvisoriamente, che la Natura si possa spiegare in modo semplice,
non so se la natura si possa spiegare in modo semplice. Pero` se vuoi
dare una spiegazione che non sia filosofica (absit iniuria verbis),
questa deve confrontarsi in modo quantitativo con la realta`.
>e se non
> credete a quello che diceva Einstein nell'esilio statunitense: "Uno
> scienziato (vero - n.d.r.) non pensa mai per formule".
pero` le usa per descrivere quello che pensa. Mi pare di ricordare che i
lavori di Einstein abbiano un po' di matematica dentro :-).
> Una cosa � "spiegare", un'altra "descrivere".
Se hai un modello (equazioni di maxwell) che permettono di prevedere
esattamente che cosa capita nella riflessione/rifrazione, direi che sia
un buon modello. Che queste non ti svelino l'intima essenza delle onde
elettromagnetiche e` un'altra storia (e non pertinente alla fisica).
> Diceva, sempre Einstein (anni '50, o fine anni '40): "E' incredibile quante
> cose sappiamo e quanto poco capiamo".
Su questo sono d'accordo, ma si sta passando dalla fisica alla
filosofia.
> > Introdurre il fotone
> > magnetico e quello elettrico, senza darne le equazioni costitutive e`
> > assolutamente inutile. Posso introdurre un boggart anisotropo e
> > spiegarti che i tuoi fotoni elettrico e magnetico sono solo due sezioni
> > di un boggart. Ma non ho detto assolutamente nulla, ho solo sprecato
> > tempo, banda..
> Perch� non parliamo in italiano?
> Non ho capito nulla...
Era solo per farti vedere che introdurre il fotone magnetico e il fotone
elettrico, senza dire che proprieta` hanno, come si distinguono
operativamente, e` come introdurre un boggart mancino (moglio,
levogiro).
> > > La seconda era:
> > > "Cosa fa un punto materiale, con velocit� iniziale nulla, su cui agisce
> una
> > > forza rotante a velocit� costante su di un piano?
>
> Qui mi verrebbe da essere volgare.
Puoi anche esserlo, ma se non usi un linguaggio matematico, non posso
sapere che cosa pensi. Il tuo linguaggio e` talvolta impreciso, e non si
puo` parlare di scienza in quel modo. E se ho bisogno di capire un
dettaglio, l'unica mia possibilita` e` fare una domanda in cui la
risposta sia univoca (possibilimente).
Per questo scopo avevo provato a dedurre delle proprieta` della barriera
di potenziale, e a 4 domande specifiche avevi risposto di si`. (occhio a
usare tutto il testo che e` su piu` righe).
http://groups.google.com/groups?q=capito+tutto+group:it.scienza+author:buggiol%40libero.it&hl=en&lr=&safe=off&rnum=1&ic=1&selm=000201c0df69%24a7336fa0%24af6e1497%40it
Sfortunatamente le conseguenze che avevo ricavato e che avevi confermato
non sono d'accordo con la risultanza sperimentale.
Se parli di annullare l'inerzia, e poi dici cheinerzia e massa sono la
stessa cosa, non capisco che cosa stia dicendo, come quando io parlo di
boggart fermionici.
Ciao
--
Franco
Wovon man nicht sprechen kann, dar�ber mu� man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Received on Mon Jun 04 2001 - 22:44:19 CEST