Re: prima dell' esame di istituzioni...

From: Valter Moretti <moretti_at_science.unitn.it>
Date: Fri, 08 Jun 2001 11:26:43 +0200

Paolo Russo wrote:
>
> Compresa quella di Everett?

Non saprei, io non l'ho mai presa sul serio:
la proliferazione dei mondi o delle menti mi sembra
una cosa ancora piu` complicata di cio` che si
vorrebbe spiegare..., ma comunque non consco
quasi niente della teoria di Everet III se non
quello che si "racconta" sui libri non tecnici.


>
> Certo, in mancanza di prove per poter discriminare,
> e` questione di gusti. O di metodo. Mi sembra che
> l'interpretazione di Everett abbia una semplicita`
> razionale, una completezza e (di conseguenza) un
> potere esplicativo che quella di Copenaghen non si
> sogna nemmeno, ma mi rendo conto che non tutti
> giudicano la razionalita` di una teoria in base agli
> stessi criteri.

Per me l`interpretazione di Copenaghen
non ha niente di terribile ed ha retto a tante prove
molto sottili come EPR benche` abbia grosse pecche
per quantio riguarda il "processo di collasso della
funzione d'onda". Non vedo niente di
terribile pero`, per es. se il mondo e` intrinsecamente
probabilistico e se il determinismo non esiste: e`
il mondo che ci dice come e` fatto, non noi.
E` stato un problema per i filosofi abbandonare il
finalismo aristotelico (che sembra tanto evidente nei
sistemi biologici) per i meccanismi causali, con
l`avvento della scienza moderna, non vedo perche`
dovremmo impuntarci sul determinismo.
Infine non sono certo che esista un unico modo di
descrivere "i fatti", portrebbe accadere che esistano
molti modi di interpretare e formalizzare le leggi
naturali e la domanda di come sia fatta "davvero"
la struttura delle cose e delle leggi naturali
potrebbe essere simile alla domanda di quali siano
le "vere componenti di un tensore": priva di senso
visto che esistono infinite basi per rappresentarlo

 



> Poi c'e` il fatto che l'interpretazione di Copenaghen in
> realta` e` formulata in modo molto vago. Si pu� intendere
> il collasso della funzione d'onda in seguito a osservazione
> come una qualche conseguenza del passaggio al livello
> macroscopico, ma anche prendere il termine
> "osservazione" rigorosamente alla lettera e asserire che
> il collasso sia il risultato dell'attivita` cosciente di un
> essere
> senziente, ed e` questa deleteria variante popolare,
> purtroppo non falsificabile neppure dal fenomeno della
> decoerenza, che spinge un sacco di gente a nutrire serissimi
> dubbi sulla razionalita` della povera MQ, che sara` anche
> strana, ma almeno e` logica.

Questo e` un problema serio che per ora non ha risposta.
L`unica cosa certa e` che per ora tutti i tentativi di
descrivere il "collasso" all'interno dell'evoluzione
di Schroedinger sono falliti. In ogni caso la teoria di
Everett su questo punto, con la moltiplicazione dei mondi
non e` che spieghi molto...(magari dice di piu` io sono
ignorante su tale argomento come dicevo).


> Fondamentalmente credo che libri di testo e insegnanti
> dovrebbero sforzarsi di chiarire bene la differenza tra
> cio` che e` dimostrato (MQ) e cio` che non lo e` (le sue
> interpretazioni); poi ognuno puo` credere a cio` che vuole


Sono d`accordo. In ogni caso e` meglio leggere vari libri
e non uno solo di MQ.
Conosci "Filosofia della Fisica" di G. Boniolo?

Ciao, Valter Moretti
Received on Fri Jun 08 2001 - 11:26:43 CEST

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