Luciano Buggio wrote:
> La domanda "spiegaci l'effetto tunnel, non l'hai ancora fatto" era, in un
> recente post di Franco la prima di due, in chiusura.
No, non era cosi` la domanda. La domanda era "usando il tuo modello
classico a cicloidi, ricava una equazione che descriva l'effetto tunnel
di una particella non relativistica che incontra una barriera di
potenziale rettangolare. Basta una equazione".
Come vedi la domanda e` molto diversa. Hai proposto un modello "classico
cicolidale" per spiegare i fenomeni quantistici: la prima verifica da
fare e` che il modello sia in accordo con l'esperimento. Il secondo
passo e` che riesca a predire qualche nuovo fenomeno, o che riesca a
definire un esperimento di discriminazione con altri modelli.
Ho provato a fare i conti con il tuo modello, e i risultati sono (vorrei
dire ovviamente, date le premesse matematiche) non in accordo con
l'esperimento. Visto pero` che spieghi le tue teorie in modo molto
nebuloso, l'unico modo per vedere se i risultati sono compatibili con la
realta` e` chiedere una espressione matematica. Questo perche' il
linguaggio della scienza e` quello matematico: la scienza spiegata per
analogie pittoresche, in inglese si dice handwaving proof, non serve a
nulla.
La fisica fatta di parole e` stata fatta da Aristotele, ma non era molto
corretta. E la stessa impostazione ce l'hai sul tuo sito, dove fai forse
della letteratura, ma sicuramente non fisica. Tante parole, tanti
disegni, ma due o tre sole equazioni in tutto su oltre 100 pagine di
chiaccherate. Senza aggiungere alcune conoscenze che ti mancano:
ritenere che la legge di snell non sia spiegata da nessuna teoria, e sia
semplicemente empirica (e` cosi` perche' lo si e` visto
sperimentalmente, ma non si sa perche') vuol solo dire non sapere usare
le equazioni di maxwell per descrivere il fenomeno. Introdurre il fotone
magnetico e quello elettrico, senza darne le equazioni costitutive e`
assolutamente inutile. Posso introdurre un boggart anisotropo e
spiegarti che i tuoi fotoni elettrico e magnetico sono solo due sezioni
di un boggart. Ma non ho detto assolutamente nulla, ho solo sprecato
tempo, banda....
Se fai un modello fisico nuovo la prima cosa da farsi e` metterlo a
confronto quantitativo con la realta`.
> La seconda era:
> "Cosa fa un punto materiale, con velocit� iniziale nulla, su cui agisce una
> forza rotante a velocit� costante su di un piano?
Questa e` una richiesta tecnica e puntuale per verificare di stare
parlando dello stesso oggetto matematico. Visto che rifiuti di usare
formule varie, una domanda precisa con risposta univoca mi permette di
capire se si sta parlando della stessa cosa. Se vuoi evitare queste
domande, usa il linguaggio matematico.
Ciao
--
Franco
Wovon man nicht sprechen kann, dar�ber mu� man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Received on Thu May 31 2001 - 18:02:46 CEST