(wrong string) � della massa
La legge di Hubble dice che la velocita' v di allontanamento,
sperimentalmente,
e' proporzionale alla distanza d. Occorre qui chiarire qualche
fraintendimento.
Anzitutto e' dubbio se questo valga solo per le galassie distanti oppure per
tutto indistintamente (incluse le distanze interatomiche!). Comunque, anche
ammettendo che, forse, anche gli atomi, i pianeti ecc. si espandano in una
certa misura, il tuo sbaglio consiste, a mio giudizio, in questo:
l'aver ignorato il fattore tempo,
ed il senso a ritroso nel tempo in cui vale la legge di Hubble: infatti,
tanto piu' si
guarda a distanza al telescopio (ottico o radio) tanto piu' si sta
osservando
indietro nel tempo, dato che la velocita' della luce e' finita... (-t =
d/c).
Percio' la velocita' di espansione ora e' (localmente) semmai decrescente,
al contrario di quello che tu hai affermato.
Allora, solo nei primi istanti dell'universo troveremmo velocita' di fuga
reciproca prossime a "c"! E dunque, la "massa di riposo" dell'....Atomo
Primordiale potrebbe essere stata, al limite relativistico, tendente a
infinito o per meglio dire, la massa (finita) di tutto quanto l'universo
concentrata in uno spazio infinitesimale.... (Quanto a un "buco nero
primordiale" non
mi pronuncerei, perche' semmai avrebbe dovuto collassare ancora di piu',
invece
di esplodere o implodere nel Big Bang..., o sbaglio?).
Cordiali saluti a tutti
Attilio
MV <marco.visconti6_at_tin.it> wrote in message
news:uvtI6.12249$FS.250835_at_news1.tin.it...
> formula secondo cui la massa "relativistica" di un corpo � uguale alla
massa
> in quiete divisa per la radice quadrata di 1-(v/c)^2? Da tale formula
> risulta che, data l'espansione dell'universo a velocit� crescente (secondo
> la costante di Hubble) ogni corpo celeste ha massa crescente nel tempo e
> tendente a infinito, e che, ad esempio, anche ogni oggetto creato
dall'uomo
> sulla Terra (ad esempio un temperamatite), essendo solidale con essa,
prima
> o poi raggiunger� velocit� tali da creare un buco nero (cio� v tender� a c
e
> il denominatore della formula precedente a zero, portando la massa a
> infinito).
Received on Mon May 07 2001 - 09:30:46 CEST
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