On Tue, 7 Sep 2010 01:27:53 -0700 (PDT), marcofuics
<marcofuics_at_netscape.net> wrote in message
<e9ef4ed0-0b3c-4496-a3f6-dffc00567990_at_a36g2000yqc.googlegroups.com>:
>Come per il vino: la sua qualita' e' un quid, in confronto al fatto
>che sia davvero vino, voglio dire che se al palato percepisco un buon
>vino rispetto all'altro questo fattore e' talmente irrilevante che
>nessuna analisi chimica potrebbe farlo risultare, solo il gusto.
>Ecco, e' come dire che 2 vini si differenziano tra loro (stessa uva e
>stesso procedimento) solamente per un piccolissimo aspetto
>impercettibile a strumento ma percettibile eccome al palato.
>
>Non tutto si puo' spiegare
Mah, direi che
1) Variazioni organolettiche di vino ed altri alimenti sono
spiegabilissime, con variazioni minime dei loro costituenti e del modo
con cui vengono trattati.
2) Si benissimo verificare l'effettiva discriminabilit� di variazioni
del genere attraverso idonei studi, con risultati a volte
interessanti: per esempio, a quel che rammento, un gruppo di
"gastronomi" che sostenevano la superiorit� del sapore del pesce "di
mare" rispetto a quello allevato, in condizioni controllate non seppe
distinguere all'assaggio il primo dal secondo nella grande maggioranza
dei casi.
Con buona pace di sommeliers, e cerimonie di degustazione del vino,
che pure piacciono anche a me, mi domando cosa succederebbe a
istituire studi del genere anche su quello :0)
Saluti da Bhisma
--
Il Cristianesimo � la pi� ridicola, la pi� assurda e la pi� sanguinosa
religione che abbia mai infettato il mondo.
(Fran�ois Marie Arouet, detto Voltaire)
--
... e il pensier libero, � la mia f�!
Received on Wed Sep 08 2010 - 12:57:29 CEST