Re: Il ruolo del newsgroup it.scienza.fisica
Aniello Saggese ha scritto:
> Forse quel giorno hanno la luna di traverso, oppure vogliono fornire risposte
> solo ai loro studenti o semplicemente perche' non sanno rispondere in modo
> adeguato tenendo conto del livello di conoscenza di chi hanno di fronte.
> Questo tipo di comportamento purtroppo non e' confinato solo alla fisica ed
> al mondo scientifico e/o accademico ma si ritrova dappertutto.
Approfitto del tuo messaggio per rispondere in maniera piu' generale
al ng; le righe che seguono non sono sicuramente riferite a te
poiche' su questo argomento ci siamo spesso trovati d'accordo.
Premetto che non sono fisico e non mi interessa assolutamente
difendere questa o quella categoria, ma da assiduo frequentatore di
questo e altri ng vorrei portare un punto di vista un po'
differente.
Immaginate di essere un fisico di professione che ha dedicato la sua
vita allo studio della materia per lui piu' nobile e degna del
creato, che lo appassiona e che gli ha richiesto parecchi sacrifici.
Immaginate di partecipare ad un ng di fisica per mettere
gratuitamente a disposizione le vostre conoscenze ed imparare e
tenersi informati su altre branche a voi meno note ed avere delle
sane e costruttive disussioni con altri appassionati che purtroppo
non si trovano come il pane nella vita reale.
Immaginate di seguire lo stesso ng per anni e di contribuirvi in
modo attivo (scrivere un messaggio od una spiegazione di alcune
pagine non e' che sia poi cosi' facile e rapido, e chi ha provato lo
sa).
Ora, chi ha seguito abbastanza a lungo questo ng (che tra parentesi
e' a mio parere uno dei migliori da questo punto di vista grazie
anche alla moderazione) sa che una grossa percentuale dei messaggi
puo' essere classificata in una delle 2 seguenti categorie:
- il novello arrivato che, senza neanche una minima ricerca su
dejanews o quant'altro, pone la sua domanda sul paradosso dei
gemelli, lo sciatore relativistico, la progressione geometrica, i
vortici nei lavandini ...
- l'amante del complotto che ha finalmente scoperto la verita' e
cioe' che i professori sulla torre hanno sempre tenuto nascosti i
risultati degli esperimenti che invalidano la relativita' per
mantenere la loro casta mentre nella realta' loro hanno finalmente
scoperto la vera fisica, possibilmente un po' new-age, che
rivoluzionera' l'universo bla bla bla ...
Ma tutto cio' non e' grave perche c'e' liberta' d'espressione ed
ognuno puo' dire la sua.
Il problema e' il tono e l'arroganza dei messaggi.
Immaginate che Feynman sia uno dei piu' grandi scienziati ed uno dei
pochi divulgatori decenti in circolazione (il che suscita in un
appassionato un senso di rispetto e grande ammirazione) ed
immaginate infine che qualcuno, dopo aver letto QED (se non l'avete
ancora fatto, fatelo per parlare con cognizione di causa!) inizi una
discussione, con tono di scherno, sostenendo che l'autore e' un
mentitore od un folle semplicemente perche' non ha capito molto di
quello che c'e' scritto nel libro ...
Ora mettetevi nei panni dell'appassionato: se siete di buon umore
semplicemente chiudete il newsreader ed andate a farvi una
passeggiata per calmare i bollenti spiriti (se piove ancora meglio),
alienandovi sempre di piu' dal gruppo; se siete di cattivo umore
parte una bella risposta che scatena l'indignazione dei puritani ...
(ho ben detto che c'e' liberta' di espressione, pero' esistono anche
ng piu' adatti a certe discussioni e se non ci sono si puo' sempre
crearli -> se si vuole scrivere in un ng bisogna accettarne anche lo
spirito e non solo la netiquette)
La mia non vuole essere una difesa degli uni o degli altri perche'
sicuramente non abbisogna e sarebbe del tutto futile; vorrei
semplicemente invitare gli intervenenti a moderare i toni ed a
riflettere sul fatto che quando qualcosa che e' scritto sui sacri
testi ci sembra sbagliato od assurdo, le probabilita' che siamo noi
a non capire sono infinitamente maggiori della possibilita' che
l'argomento sia errato e tendenzioso.
Nessuno discute sul caratteraccio di Elio ;-) , anche lui qualche
volta lo riconosce, pero' esiste anche la legittima difesa di se' e
dei principi in cui si crede.
Non vorrei che il risultato fosse semplicemente che quelli che piu'
possono contribuire al ng si allontanino sempre di piu' facendo
perdere a tutti l'opportunita' di apprendere qualcosa di piu'.
> Aniello Saggese
Ciao,
Daniele.
Received on Sat Apr 28 2001 - 09:27:25 CEST
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