Quello che intendendevo dire (anche a Elio) e' che anche se certe
dipendenze biologiche non sono ben conosciute, e quindi certe
coincidenze *potrebbero* essere pure coincidenze, affermare a priori che
non vi sia un meccanismo sottostante causale "perche' non vi e' alcuna
relazione *fisica* evidente" e' un po' troppo semplificativo. I Fisici
(fra cui penso di potermi annoverare) tendono un po' troppo alla
semplificazione perche' rende i problemi piu' gestibili ("Supponiamo che
una mucca sia una sfera... :-), ma nelle complessita' che cosi' vengono
trascurate non ci sono solo effetti caotici come quello del battito
d'ali d'una farfalla in Amazzonia, ci sono reti di interazioni sottili
che possono essere estremamente significative. Alla fin fine, i
medicinali piu' efficaci li assumiamo a microgrammi.
Aleph ha scritto:
> Tommaso Russo, Trieste ha scritto:
>> Che le fasi lunari abbiano influenza su parecchi fenomeni *biologici*,
>> dall'ovulazione
Piu' esattamente: il ciclo estrale. Non in tutte le specie il ciclo
estrale comporta necessariamente un'ovulazione (si' nei bovini, ovini e
primati): in molte, l'ovulazione e' indotta dall'accoppiamento, e quindi
in assenza di maschi vi puo' essere estro senza ovulazione.
Il ciclo estrale riguarda invece tutti i mammiferi, anche se per
pochissime specie si ripete invariato tutto l'anno: per gran parte di
esse, si ripete due o tre volte in una o due stagioni favorevoli alla
riproduzione, con durate che variano dai 14 ai 35 giorni.
>> in molti mammiferi
> ...
>
> E questa da dove salta fuori?
> Hai qualche link in proposito?
Eh! Ho dovuto cercarli, perche' queste cose si trovano perlopiu' nei
libri di fisiologia e anatomia comparata, e vattelapesca dove le ho
lette... In rete ho trovato poco, tanto per darti un paio di esempi:
http://books.google.it/books?id=pfiZfui2XLIC&pg=PA74&lpg=PA74
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/j.1600-079X.2007.00473.x/full
(cerca "estrous" nella pagina).
Ma durante la ricerca ho scoperto che e' in atto una appassionata
discussione sul fatto che per una determinata specie di interesse
venatorio, il cervo dalla coda bianca, la sincronizzazione dell'estro
con una determinata fase lunare avvenga *tuttora* e *ogni anno*:
http://www.charliealsheimer.com/ca/moon.html
The Hypothesis
At some point in autumn, the amount of sunlight decreases enough to
reset the whitetail's reproductive clock, thus placing the breeding
season in November, December and January in the Northern Hemisphere.
Once a doe's reproductive cycle is reset by a specific amount of
daylight, her estrous cycle is ready to be cued by moonlight, which
provides a bright light stimulus to the pineal gland several nights in a
row each lunar month. Then, the rapid decrease in lunar brightness
during the moon's third quarter triggers hormonal production by the
pineal gland. Physiological changes prompted by the pineal gland
culminate in ovulation and estrus.
L'inizio della fregola (rut) e' importante per i cacciatori perche'
permette di usare l'odore dell'urina della femmina in calore come
richiamo per il maschio, sembra sia irresistibile.
Al di la' del fatto che Alsheimer abbia ragione o meno, quello che e'
interessante e' il meccanismo dell'influenza lunare sull'estro, basato
sulla risposta ormonale della glandola pineale alle variazioni di durata
della luminosita' diurna; che ovviamente la luminosita' lunare falsa,
dando luogo ad una variazione della durata percepita, durante il secondo
e terzo quarto, molto piu' rapida di quella dovuta solo alle variazioni
dell'ora dell'alba e del tramonto, e che quindi secondo Alsheimer
funziona da trigger.
Per quanto riguarda le correlazioni fra ciclo estrale e ciclo lunare
degli altri mammiferi, bisogna osservare tre cose:
1) i cicli biologici non sono orologi, ma meccanismi che consentono la
sincronizzazione, e quindi soggetti a notevoli derive quando i
meccanismi di sincronizzazione vengono a mancare o perdono d'importanza.
Il tuo stesso ritmo cicadiano ti porta a cenare a una certa ora e
addormentarti a un'altra, piu' o meno eguali giorno dopo giorno, ma
questo solo perche' tu vedi calare la notte e senti le sigle dei TG: se
passassi un certo periodo in una caverna senza alcun orologio ne'
riferimento temporale esterno, come hanno fatto alcuni volontari, dopo
qualche giorno finiresti per cenare alle sei di mattina (del giorno
prima o del giorno dopo, dipende da se sei un'allodola o un gufo :-)
2) l'ipotesi che i cicli estrali possano essere dovuti inizialmente ad
un vantaggio evolutivo degli individui che si trovavano in estro in una
determinata fase lunare, non si applica alle specie *odierne* (sarebbe
anche cretino, visto che, oltre alle variabilita' individuali, le medie
fra specie e specie varianono da due a 5 settimane), ma casomai a specie
- magari oggi estinte - da cui le specie odierne hanno ereditato un DNA
con cablato un ciclo estrale che, cambiato l'ambiente, e magari anche la
nicchia ecologica habitat incluso, ha perso d'importanza e quindi ha
potuto subire una deriva della media e un'accentuazione delle
variabilita' individuali.
3) i testi che ne parlano non vi danno grande importanza. Si tratta di
una spiegazione destinata a soddisfare, in un certo senso, una
curiosita', non certo di una teoria capace di fare previsioni
d'importanza pratica. Tantomeno sui parti!
(A dire la verita', ho trovato anche chi sostiene di aver verificato che
eliminando ogni fonte di illuminazione artificiale il ritmo mestruale
umano tende a sincronizzarsi esattamente con le fasi lunari (Googla
"Louise Lacey") e che e' quindi possibile controllarlo dosando
opportunamente l'illuminazione notturna. Sa tanto di medicina
alternativa, ma il fatto in se' e' stato documentato anche da fonti
attendibili:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/7405975
http://www.athenainstitute.com/lunarmpl.html
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1851732/?tool=pmcentrez
)
Un'ipotesi interessante (ma non chiedermi da dove l'ho tratta) e' che la
dipendenza dell'inizio del ciclo estrale, da cambiamenti nella durata
dell'illuminazione diurna, sia stata selezionata in specie con habitat a
latitudini superiori a 40� (dove nascere in primavera avanzata anziche'
in inverno puo' essere un bel vantaggio evolutivo) e che poi abbia dato
origine alla sicronizzazione lunare in specie discendenti che si sono
stabilite in habitat tropicali. Cio' non sarebbe necessariamente
avvenuto a mammiferi gia' comparsi, anche pesci e rettili hanno cicli
estrali influenzati dalle ore di luce (e anche gli uccelli, ma sono
fuori linea diretta). In effetti, cicli estrali di durata vicinissima a
quello lunare si hanno in parecchi mammiferi tropicali, marsupiali e
primati, e anche la specie umana ha origini tropicali.
> ...
>> per cui, se un viticultore ti
>> dice che per imbottigliare il vino e' meglio attendere la settimana
>> prossima, dagli fiducia senza porti troppi perche' destinati a rimanere
>> senza risposta.
>
> Perch� secondo te i viticoltori si sono messi a sperimentare
> l'imbottigliamento secondo tutte le possibili fasi lunari, a ogni angolo
> del mondo, con i diversi tipi di vitigno e hanno poscia sperimentato le
> qualit� organolettiche e fisico-chimiche dei vini ottenuti, determinando
> con certezza che tale operazione, fatta in un dato momento rispetto alla
> posizione della Luna, migliora la qualit� del prodotto (e ne altera le
> caratteristiche fisico-chimiche)?
Stai progettando un esperimento di controllo con mezzi moderni quale
potrebbe essere effettuato da CICAP... non posso escludere che un simile
esperimento possa dare risultati negativi, ma penso che l'ipotesi piu'
probabile sia l'altra:
> Ma quando mai?
in ogni angolo del mondo dove la vite puo' prosperare, dal tempo della
sua domesticazione (cioe' alcune migliaia di anni), i viticoltori hanno
sicuramente analizzato sotto diversi punti di vista le possibili cause
di esperienza *disastrose* che hanno rovinato o anche costretto a
gettare l'intera produzione: mancata separazione della feccia, spunto
lattico, acetificazione, sobbollimento, presenza di muffe,
maderizzazione... dato che tutti questi processi sono dovuti a fermenti
e lieviti che *potrebbero* modificare l'attivita' per qualche
complicatissimo legame con il ciclo lunare, una correlazione fra
l'insorgere di questi difetti e la fase lunare all'inizio delle varie
attivita' della vinificazione puo' benissimo essere stata scoperto
empiricalmente.
Poi, magari, l'uso (piuttosto recente) dell'anidride solforosa per la
stabilizzazione e l'antisepsi temporanea ha reso superflue queste
precauzioni, e attendere "la luna giusta" per i travasi non e' piu'
necessario... (vedi sotto).
> A me sembra evidente che si tratta di un fenomeno prettamente culturale,
> un'usanza che si � stabilita nel tempo e tende a mantenersi perch�, se da
> un lato (in media) non migliora le cose, dall'altro (sempre in media)
> neppure le peggiora.
Io credo che stai dando scarsa fiducia all'intelligenza dei nostri
antenati degli ultimi 10.000 anni: pensi che tutte le tradizioni che
oggi si rivelano perfettamente inutili siano state generate da pura
superstizione o "pensiero magico" (la storiella dello stregone che ogni
mattina alle prime luci si alza per svegliare il Sole).
Per alcune e' senz'altro vero, ma non per tutte: ad esempio, molte delle
prescrizioni alimentari contenute nella Bibbia erano, al tempo, norme
igieniche ragionevolissime per i tempi e il clima, poi magari superate
dai cambiamenti degli stanziamenti e dalle migliorate tecnologie di
conservazione alimentare.
Ricorda il precedente del tabu' dell'incesto: qualche migliaio di anni
fa era ritenuta una norma di origine divina (e infatti molte famiglie
reali, che si ritenevano al pari degli dei, se ne ritenevano esenti). La
"punizione" riservata a chi la infrangeva apparve chiara solo quando gli
allevatori, nel tentativo di ottenere razze pure, incrociarono animali
di parentela sempre piu' stretta. E la spiegazione razionale dovette
attendere gli sviluppi della Genetica, ben dopo Mendel.
> Inoltre credo che spesso agisca, anche sull'uomo ipertecnologico e, quando
> � il caso, scientificamente colto dei nostri giorni, il richiamo al
> fascino bucolico della vita secondo natura, che la cultura contadina,
> nonostante la meccanizzazione dell'agricoltura nei Paesi industrializzati,
> ancora rappresenta.
Questo pero' non lo considero un dato negativo. Meccanizzazione,
monocultura e simili semplificazioni riducono le varieta' e rompono
equilibri ecologici secolari causando un depauperamento delle nostre
risorse e della nosta cultura.
> Saluti,
> Aleph
ciao
--
TRu-TS
Buon vento e cieli sereni
Received on Wed Sep 08 2010 - 23:38:07 CEST