(wrong string) � ristretta (per Dumbo)
Menegatti Vittore <dossogallina_at_libero.it> scritto nell'articolo
<60uu6.5847$dJ6.328947_at_news.infostrada.it>...
>
> dumbo <_cmass_at_tin.it> wrote in message
01c0aff0$773be640$389cabd4_at_default...
>
> > Invece nel caso di moto relativo ognuno ha diritto
> > di dire "io sono fermo".
> Perch� il tempo dovrebbe scorrere indifferentemente
> in due sistemi in moto relativo l'uno rispetto all'altro
> per poi acquistare all'improvviso un valore assoluto
> qual'ora i due sistemi vengono a confronto?
Perch�, se vengono a confronto,
vuol dire che uno dei due ha frenato
e ha smesso (per un certo tempo)
di essere un sistema inerziale, l'altro
invece no, e quindi la simmetria � spezzata.
Chi ha azionato i freni ha risentito di
forze inerziali (cio�, � stato sbattuto in avanti)
l'altro no; il primo ha sbattuto contro
il cruscotto, facendosi dei lividi; l'altro
� rimasto tranquillo; quindi c'� una differenza
assoluta tra i due; l'astronauta si � fatto male e ne
porta i segni, l'altro no, ed entrambi concordano su
questa differenza.
In altre parole: questa differenza � assoluta, nel senso
che l'astronauta arrivato in stazione dice:
io ho dei lividi , tu no, e l'altro dice : hai ragione, sei
tu che hai dei lividi, non io.
Come vedi il moto non inerziale ha il potere
di instaurare differenze assolute fra i due sistemi;
una � appunto quella dei lividi, e credo che su questa
sarai d'accordo; l'altra � quella del ritardo degli orologi:
quando i due, finalmente fermi uno rispetto all'altro,
confrontano i propri orologi si troveranno d'accordo nel
dire che uno dei due (quello che era nel razzo) �
rimasto indietro. Assoluto il livido, assoluto il ritardo.
> Non � pi� logico pensare che il tempo scorra
> in modo diverso nei due sistemi in moto uniforme,
> a seconda della loro velocit� ?
Non capisco bene. In che senso in modo diverso?
la RR predice (qui non ci sono dubbi) che dati due
osservatori inerziali con velocit� relativa V e ognuno
munito di un sigaro identico a quello dell'altro,
ogni osservatore giudica la durata del sigaro
dell'altro osservatore superiore alla durata del proprio
sigaro per un fattore 1 / [1 -- ( V / c ) ^ 2 ] ^ ( 1 / 2 ).
(e infatti, il proverbio dice che l'erba del vicino �
sempre la pi� verde. Se e fino a che punto
Einstein sia stato influenzato da questo proverbio,
� un problema storico ancora insoluto).
> Dopo tutto, mi pare di capire, la velocit� di
> un sistema rispetto ad un altro acquista un valore
> assoluto rispetto all'insieme del moto delle galassie.
> Allora dove st� il problema?
Qui il problema non � quello della velocit�, ma
dell' accelerazione. Puoi accettare il principio di Mach e
dire che la distinzione tra sistemi inerziali e non inerziali
(cio�, l'esistenza delle forze d'inerzia) scaturisca
dall'accelerazione relativa alle galassie
distanti. Se dici cos�, dirai anche che il rallentamento
dell'orologio del razzo � dovuto all'accelerazione
(durante la frase di frenamento) rispetto alle galassie
lontane; puoi pensarla cos� perch� il principio di Mach
potrebbe benissimo essere vero (anche se non � stato
ancora dimostrato); se invece non accetti il principio
di Mach, e dici che le forze di inerzia vengono dall'accelera-
zione relativa a uno spazio assoluto vuoto, incorri in
problemi epistemologici notevoli, ma l'esistenza di questi problemi
non dimostra di per s� che il principio di Mach � vero, lo rende
soltanto molto plausibile. Quindi non � obbligatorio introdurre
il contributo delle galassie lontane in RR quando si discute la
non simmetria fra stazione e razzo accelerato.
Questo per quanto riguarda l'accelerazione.
Non ho capito bene la domanda sui moti uniformi
in relazione alle galassie lontane. Questi moti
non hanno alcuna influenza fisica sui fenomeni
che avvengono nel sistema, � appunto questo il
principio di relativit� ristretta, finora mai smentito:
i sistemi inerziali sono tutti equivalenti fra loro
(cio�, se hai due sistemi inerziali A e B e tu sei in A
e se mentre dormi ti trasportano in B senza dirtelo e
poi l� ti svegli, non ti accorgerai minimamente del
cambiamento, e qualunque esperimento tu faccia
all ' interno di B penserai di essere in A perch�
tutto avverr� esattamente come se tu fossi in A).
In questo non ci sono problemi concettuali ed �
inutile tirare in causa le galassie lontane.
Per� se ti domandi "qual'� la causa degli effetti
relativistici", cio� (tanto per dirne una)
qual'� la causa del fatto che A vede B contratto
(e viceversa) e gli orologi di B rallentati (e viceversa)
allora s�, il problema si pone e si pu� rispondere
in vari modi: il pi� semplice � dire che la causa � il
moto relativo in una geometria spaziotemporale
Lorentziana. Anticamente (credo negli anni dieci)
si era proposto di rispondere in modo meno astratto,
coinvolgendo il moto rispetto alle masse lontane
nell'universo. Non conosco i dettagli della proposta
perch� tutto quello che ne so � quanto ne dice W.
Pauli in poche righe nel suo classico trattato
"Teoria della Relativit�", credo nel primo capitolo
(dedicato alla storia della RR). Non mi risulta che
la proposta abbia avuto seguito. da decenni la RR
si discute senza fare riferimento alla cosmologia.
Forse un giorno si scoprir� che � una posizione
scorretta, chiss�.
Comunque il problema " perch� quando astronauta
e capostazione si incontrano il ritardo dei tempi � assoluto ? "
� sostanzialmente il problema "perch� un riferimeno
inerziale � diverso da uno non inerziale? Da dove nascono
le forze di inerzia? ". Mi sembra che il nocciolo sia
l�, e io non so proprio che rispondere, mi spiace.
Posso solo constatare, come cosa di per s� evidente, che
esistono sistemi non inerziali (nei quali cio� sei "sbatacchiato")
e altri sistemi che non sono cos�.
> > La simmetria si spezzerebbe anche senza bisogno
> > di pianeti, basterebbe che uno dei due smettesse
> > di essere un sistema inerziale; se per esempio
> > il razzo accende i motori e si mette a girare attorno
> > alla stazione (sempre restando, la stazione,
> > un sistema inerziale) la simmetria si spezza e il tempo
> > del razzo � davvero pi� lento
> Ma questa simmetria che tiri fuori ogni tre righe
> come se spiegasse tutto,
La simmetria � un dato di fatto.
Il principio di relativit� le � strettamente connesso.
Che posso farci se la natura � fatta cos� ?
Dati due sistemi inerziali, nessuno dei
due � privilegiato rispetto all'altro.
> � reale, � stata provata sperimentalmente,
> o � solo un accorgimento matematico
> per levarsi dai casini?
� reale; finora almeno non � mai stata violata.
La RR sarebbe profondamente diversa se non ci fosse
questa simmetria. E siccome la RR funziona benissimo...
> Perch� se tu dici in questo esempio,
> la simmetria si spezza, allora il tempo scorre
> come Dio comanda, ebbene, dico io, togliamocela dai piedi
> questa simmetria, � davvero cos� impossibile?
Visto che la simmetria non ti piace, non la nominer�
pi�, e scriver� solo le prime lettere, sim.
Questo non � ancora un togliersela dai piedi,
ma � un primo passo.
Dunque, tu vuoi l'eliminazione della sim
ed ecco come si pu� fare.
Prima, stazione e astronave sono entrambi
inerziali, la sim � perfetta; poi il razzo frena, e se
durante il periodo di frenata il pilota comunica con la
stazione (per esempio via radio o guardando fuori dal
finestrino) si accorge che la vita in stazione ( vita che
prima della frenata era lentissima rispetto alla sua )
� diventata frenetica, tanto frenetica da sovracompensare
il rallentamento precedente.
La propria vita invece gli appare scorrere normalmente.
Chi � in stazione si accorge, comunicando col razzo,
che la vita sul razzo � lenta, e la sua � normale.
Come vedi la sim non c'� pi�, il tempo scorre
pi� lentamente sul razzo che in stazione, e questo
rallentamento � assoluto, nel senso che entrambi gli
osservatori concordano nel dire " la vita sul razzo �
pi� lenta che in stazione ". Ripeto, per�, che
questo rallentamento � assoluto solo nella fase di frenata,
quando il razzo smette di essere un sistema inerziale
(mentre la stazione continua a esserlo).
Finch� i due sistemi sono entrambi inerziali,
ognuno (comunicando con l'altro) trova che
la propria vita scorre pi� in fretta di quella dell'altro.
(Si possono affrontare anche i casi misti, in cui
n� il razzo n� la stazione sono sistemi inerziali,
ma hanno accelerazioni diverse rispetto a un terzo
sistema (inerziale). Anche in questo modo si producono
differenze negli orologi, si pu� fare il calcolo in RR).
Nessuna sorpresa quindi se una volta tornato
a casa l'astronauta scopre che il proprio orologio � indietro
rispetto a quello della stazione, verit� assoluta sulla
quale concorda anche l'abitante della stazione.
> > Spero di aver risolto la perplessit�.
> Credo proprio che getter� la spugna : (
Non dirlo nemmeno per scherzo.
Dimmi cosa non ti convince questa volta.
> > Ciao,
> > Corrado
> Ciao e grazie
> Giorgio
> PS Ti trovo molto allegro e in vena di far dello spirito
> da quando sei tornato, cos'�, ti sei trovato la ragazza?
No, � un periodo cos�.
Riciao
Received on Sat Mar 31 2001 - 00:33:58 CEST
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