Re: Demone di Maxwell in un gas di palle da biliardo

From: Sub-Zero <cfibbi_at_inwind.it>
Date: Wed, 21 Mar 2001 14:57:55 +0100

"Giorgio Torrieri" <lunogled_at_hotmail.com> wrote in message
F107lXboNr9xkmx42WG00007638_at_hotmail.com...
> Da quanto ho capito, le soluzioni proposte al paradosso del
> Demone di Maxwell sono di due tipi:

accidenti! io pensavo pi� semplicemente che lo spirito non fosse quello di
scomodare quantistica e memoria demoiaca, ma quello di fare un'ipotesi. Se
anzich� dire che esista tale diavoletto, Maxwell disse che esisteva un
pianeta detto Fortunilandia, dove le cose pi� rare accadevano sempre,
sarebbe stato lo stesso. Il fatto � che Maxwell ha tirato fuori il
diavoletto per poter fare l'ipotesi che questo essere violasse il secondo
principio. Di per se, non � paradossale l'operato del diavoletto, dato che �
"magico e non consuma energia per lavorare". Passando dal diavoletto al
reale, lo spirito � di vedere quali sono le probabilit� che questo accada
spontaneamente, se non ricordo male sono tipo 1 su 10^23. Il paradosso
infomazionale non � per il diavoletto, ma per noi che volessimo costruire un
marchingegno che violi il secondo principio. Non riuscirai mai costruire un
sistema ISOLATO, come quello del diavoletto. Quantisticamente (ma il
problema si pone sempre per noi, non per il diavoletto) abbiamo anche il
caro Heisenberg che ci guasta i piani. Ma queste due considerazioni non le
ha certo fatte Maxwell, ma scenziati in seguito, a lui interessava solo
vedere che probabilit� ci fossero di violare in natura il secondo principio:
fisicamente direi nessuna.


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Received on Wed Mar 21 2001 - 14:57:55 CET

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