Re: Funzione d'onda dell'elettrone.
Martin Sileno wrote:
(tagliazzo)
> In questo
> modo puoi definire dei proiettori spettrali sui sottoinsiemi dello
> spettro (che ovviamente nel caso continuo non possono ridursi a un punto)
> e con essi contruire delle "quasi-autofunzioni" che sono autovettori
> a meno un quantit� piccola a piacere (riducendo l'insieme su cui si
> proietta) e che sono stati fisici del sistema.
Quello che dici e' vero, pero' ...gli autostati impropri rimangono
impropri e cio' non semplifica le cose nella pratica, anzi spesso
le complica (Si quello che dici e' la nota proprieta'utile nella teoria:
"Se l e' nello spettro continuo dell'operatore autoaggiunto A, esiste
una successione di elementi normalizzati dello spazio di Hilbert nel
dominio dell'operatore A per cui ||Af_n - l f_n|| -> 0 se n-> oo"
pero'ovviamente f_n non tende a niente nello spazio di Hilbert.)
Pero' per esperienza personale, che quindi dipende dalla persona!, l'uso
diretto degli autostati impropri (come soluzioni deboli del problema
agli autovalori) e' la cosa piu' semplice da fare in molti casi pratici.
...Ma comunque e' questione di gusti.
Ciao, Valter
Received on Wed Mar 14 2001 - 16:56:50 CET
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