"Valter Moretti" <moretti_at_science.unitn.it> ha scritto nel messaggio
news:3AA5F453.A0E4BDA6_at_science.unitn.it...
> Caro Luca, ho una piccolissima finestra di tempo per risponderti.
> Come ti ho gia' scritto: la RG non e' una teoria di gauge locale
> o meglio lo e' solo fino ad un certo punto essenziale pero'.
>
> Cerco di spiegarmi. Le teorie particelle-campi hanno una "lagrangiana
> della materia", una "lagrangiana d'interazione" e una dei "campi di
forze".
> Separatamente questi oggetti matematici rendono conto, rispettivamente,
> di quello che fa la materia da sola, di come la materia interagisce
> con i campi di forza e di quello che fanno i campi di forza "da soli".
> La RG e' una teoria di gauge locale solo nel senso che la *lagrangiana di
> interazione* puo' essere costruita in modo standard come nelle altre
> teorie di gauge (usando come gruppo di gauge SL(2,C) ossia il gruppo
> di Lorentz ortocrono proprio). Questo e' quello che dice 't Hooft.
Dove lo leggi? A me non sembra che dica questo.
> Il problema, che differenzia profondissimamente la teoria da tutte
> quelle del modello standard e' che la lagrangiana dei campi di forze
> non e' quella "standard" detta di "Yang-Mills" che si costruisce
> per le teorie di gauge locali. E per questo motivo la RG non puo' essere
> inglobata nelle teorie di gauge locali: i campi di forza,
> ossia la gravita', non si comportano come fanno per esempio i campi
> di forza elettrodeboli e forti. La differenza e' veramente essenziale.
> Il limite classico della RG verso la legge di Newton, ma anche i buchi
> neri e altre cose "comuni" in RG, sono ottenuti proprio dal comportamento
> dei campi gravitazionali "liberi" che e' *differente* da quello delle
> altre teorie di gauge locali.
>
> Spero che ora sia piu' chiaro.
>
> Ciao, Valte
chiaro
(vediamo se questo post passa cosi' com'�...)
Received on Wed Mar 07 2001 - 18:04:31 CET
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