> >Sarebbe anche d'uopo mettere una resistenza di carico tra la batteria e
> >l'anodo (il polo negativo, insomma) o la batteria si fondera' in pochi
> >minuti.
> Non credo che occorra. Non ne ho mai fatto uso.
Be' almeno su questo sono preparato (ho innumerevoli pile e un trasformatore
sulla coscienza):
ogni generatore ha una resistenza interna, piccola quanto vuoi ma c'e'. Se
metti una batteria in corto (e con gli elettrodi immersi nell'acqua la
batteria e' in corto) il passaggio di corrente fara' scaldare la resistenza
interna al generatore ed ecco che la batteria, dopo pochi minuti, fonde
inesorabilmente.
Stesso discorso per lo stabilizzatore di tensione dei moderni alimentatori
(o per la res. di carico per i trasformatori comperati sulla bancarella, per
la modica spesa di L.10.000): la cella elettrolitica consuma solo una parte
della corrente che passa tra i poli, il resto va a danneggiare il
generatore.
> Usando il metallo (ferro o rame) direttamente esposti all'azione del
> cloro, questo corrode i metalli e non disturba piu'.
E su questo non ci piove, l'unica cosa e' che dopo un po' la cella diventa
opaca a causa delle incrostazioni formate dai... prodotti di reazione.
Se usi il barattolo puoi anche fare un buco sul tappo e metterci un tubicino
flessibile (incollato col silicone in modo da ridurre al minimo le perdite),
dal tubo uscira' idrogeno che potrai utilizare per vari scopi (caricare un
cannone, alimentare un becco bunsen invece che con l'alcool, riempirci il
serbatoio della macchina di casa... scherzo, vedi tu, insomma).
Ciau
Nettuno
Received on Wed Feb 28 2001 - 14:04:50 CET
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