(unknown charset) Re: Paradosso dei gemelli

From: (unknown charset) Elio Fabri <fabri_at_df.unipi.it>
Date: Mon, 05 Mar 2001 09:43:28 +0100

Bruno Cocciaro ha scritto:
> ...
> Per quanto riguarda la sostanza della questione a me
> pare che Fabri, nelle pagine del sito sopra indicato, sia abbastanza chiaro:
> non c'e' accordo unanime fra gli addetti ai lavori su quale sia l'ambito
> della RG; seguendo la scelta di alcuni il paradosso dei gemelli potrebbe
> ricadere, almeno in parte, nell'ambito della RG, seguendo la scelta di altri
> ricade invece nella RR.
> ...
> Se si vuole affrontare il
> problema dal sistema di riferimento di B allora (oltre ad ottenere gli
> stessi risultati affrontando il problema da un punto di vista piu'
> complicato) si deve usare la RG o meno a seconda di quale ambito si decida
> di dare alla RG (se ho ben capito quanto dice Fabri nel famoso sito
> riportato sopra).
Hai capito bene. Per essere piu' chiaro, ho aggiunto una terza puntata,
che contiene appunto il famoso calcolo nel rif.di B. Cosi' ciascuno
potra' giudicare se si usa o non la RG.
Ricordo l'URL:

http://astr17pi.difi.unipi.it/~elio/divulgazione/relgem/relgem1.htm

Paola Pannuti Pavesi ha scritto:
> Questo e' quanto ho capito, speriamo bene ... ;-)
Tutto bene, salvo una frase che potrebbe essere interpretata male.
Hai scritto:
> ... Semplificando, ci sono tre rif.: quelli, non inerziali, dei
> due orologi e quello, che invece e' inerziale, messo ad es. nel
> centro della Terra, percio' con metrica piatta, alla L-M.
Potrebbe sembrare che "metrica piatta" significhi "sapzio-tempo piatto",
come se negli altri rif. la spazio-tempo non fosse piatto. Invece cambia
solo la forma della metrica.

Purtroppo il sospetto si rafforza con una frase che segue:
> Non c'e' bisogno di RG, perche' lo
> spazio-tempo e' piatto, nel rif. inerziale dove si fanno i conti.
Non e' piatto in quel rif.: e' piatto e basta, indip. dal riferimento!

Ma poi: e' proprio piatto oppure no? In realta' no, perche' c'e' la
Terra col suo campo gravitazionale. Infatti:
> ... il trucco per non dover
> usare la RG, ossia l'effetto gravitaz. della diversa quota, e'
> evitare di confrontare un orologio a terra con uno su un aereo,
> ma confrontare solo quelli fra i due aerei.
Giusto. Infatti l'esper. reale ha mostrato anche la differenza fra gli
orologi in volo e quello a terra, dovuta all'effetto gravitazionale.
Quindi si dovrebbe dire: dimentichiamo la presenza della Terra, cosa che
e' lecita se gli aerei si mantengono sempre alla stessa quota.
Altrimenti dovremmo tener conto anche della curvatura prodotta dalla
Terra, usare una metrica diversa (ad es. quella di Schwarzschild) e
quindi entrare nella RG.

Cioe': all'esperimento reale sostiuiamo uno fittizio, in cui non abbiamo
due aerei, ma due astronavi nello spazio vuoto, che usano i propri
motori per muoversi in circolo (raggio intorno a 6400 km) per due
giorni: una facendo un giro in un senso, l'altra tre giri in senso
opposto (anche se il verso in cui viaggiano non ha alcuna importanza).

> E poi fare i conti sempre e solo nel rif. inerziale.
Questa e' la cosa piu' semplice, ma non e' indispensabile. E se
facessimo il conto nel rif. di una delle astronavi, non per questo
staremmo usando la RG.
Almeno secondo il mio punto di vista.
-- 
Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
Sez. Astronomia e Astrofisica
Received on Mon Mar 05 2001 - 09:43:28 CET

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