Bruno Cocciaro ha scritto:
> ...
Ti rispondo solo su un punto, che mi sembra il piu' importante.
Debbo limitarmi, perche' la lista dei post a cui vorrei rispondere
continua ad allungarsi...
> Ahhh caspita !!! Ma nel tuo significato, come fa un riferimento a
> riempire tutto lo spazio? Se R riempie tutto lo spazio diventa un
> riferimento inutile in quanto non puo' esistere alcun R' dove ripetere
> gli esperimenti eseguiti in R per vedere se si ottengono gli stessi
> risultati.
A parte che esiste una necessita' pratica per questa estensione (pensa
all'astronomia) in realta' esiste anche una necessita' concettuale.
Quando si pensa alle "leggi di trasformazione", e' necessario che sia
possibile descrivere *lo stesso fenomeno* da due rif. diversi, cosi'
da poter dire come si modificano da un rif. all'altro le grandezze
coinvolte.
Ti posso suggerire, per una discussione piu' approfondita:
http://www.df.unipi.it/~fabri/sagredo/gruppi/gruppi01.pdf
> Preparare un certo esperimento in R significa eseguire delle
> operazioni in R a seguito delle quali si mettera' qualcosa in un ben
> preciso stato. In via di principio il "qualcosa" da preparare potrebbe
> estendersi anche a tutti i punti di R.
Questo e' giusto, ma non mi pare che costituisca una difficolta'.
Le operazioni di preparazione eseguite in R possono essere descritte
anche in R', e cosi' anche lo stato preparato del sistema.
> Nel preparare lo stesso esperimento in R' non posso modificare
> alcunche' in R (altrimenti non starei eseguendo lo stesso esperimento
> nei due riferimenti), ma se R e R' si intersecano allora la
> preparazione dell'esperimento in R' incasinera' la preparazione
> precedentemente avvenuta in R.
Vuol dire solo che non potrai eseguire *simultaneamente* i due
esperimenti.
Anche questa non mi pare una difficolta' seria.
--
Elio Fabri
Received on Tue Sep 07 2010 - 21:23:00 CEST