Re: Corsi annuali vs. semestrali
Martin Sileno wrote:
>
> > Ciao, mica vero! La maggior parte della ricerca in Italia come all'estero,
> > nei dipartimenti di fisica la fanno i dottorandi ed i post doc.
> > Ora ci sono varie possibilita' di post doc: borse dell'universita',
> > contratti di ricerca, assegni di ricerca. Il problema non e' il post
> > dottorato, ma la mancanza di posizioni a tempo indeterminato dopo
> > il post dottorato.
>
> Assolutamente d'accordo: le posizioni a tempo ideterminato sono un problema,
> per� quello che volevo dire � che non tutti i posti a cui fai riferimento
> (assegni di ricerca, contratti ecc..) sono appetibili allo stesso modo
> (ripeto: questo � quanto mi � stato detto); soprattutto dal punto di vista
> economico possono essere considerate come soluzioni "temporanee" e poco
> soddisfacenti...
>
Ciao, siamo d'accordo, sono soluzioni temporanee, il fatto purtroppo e' il
seguente:
ci si aspetterebbe che il "temporaneo" sia breve e fruttuoso, invece e'
tutto il contrario: si passano molti anni in quelle posizioni e ogni anno
che passa si perdono sempre piu' le possibilita' di entrare nel mondo
del lavoro perche' il dottorato ed il post dottorato sono considerati
malissimo (in Italia) dalle industrie. Le possibilita' di approdare
alla fine del "temporaneo" in un posto permanente accademico sono poi
ancora molto meno del numero dei dottori di ricerca. E' una scommessa
ancora abbastanza rischiosa intraprendere un dottorato. Il numero dei
dottorandi comunque, nelle materie di scienze dure come fisica e matematica,
da qualche anno crolla vistosamente, cosi' come gli iscritti ai
corrispondenti corsi di laurea, ma c'e' ancora un grossissimo tappo
davanti da smaltire e ancora per qualche anno la situazione sara' brutta
per gli aspiranti ricercatori.
In ogni caso e' proprio negli anni "temporanei" che uno fa la migliore
attivita' di ricerca...pero' con l'acqua alla gola.
>
> Temo di essermi spiegato male: intendevo dire proprio che, se un giovane fa
> ricerca in un dipartimento di matematica o fisica, ha sicuramente una
> posizione non permanente :). Mentre imho dovrebbe esserci un ricambio molto
> maggiore negli organici, in modo da dare la possibilit� ai giovani di poter
> sviluppare la loro ricerca senza doversi sbattere per trovare una borsa di
> studio per arrivare a fine mese :)
> A presto,
Purtroppo questo e' un problema serio che dipende dalle risorse
finanziarie che il nostro Stato destina alla ricerca (dovrei dire
governo, ma la situazione e' invariante per cambio di governo per
cui si parla di una proprieta' di fatto "istituzionale" dello Stato
anche se non e' scritto da nessuna parte). L'italia destina una
quantita' molto piccola del PIL alla ricerca, credo la meta' della
media europea.
Ancora: la ricerca privata in italia in pratica NON esiste per cui
i dottori di ricerca o entrano nel mondo accademico oppure fanno
quello che trovano avendo di fatto sprecato anni di preparazione
e risorse finanziarie.
Ulteriormente ci sono problemi piu' contingenti diversi per singola
disciplina. Es. la fisica teorica e'/era uno dei campi peggiori
(io vengo da quel campo), e questo era dovuto al meccanimo di reclutamento
dei dottorandi in fisica: un numero spropositato rispetto alle
possibilita'di reclutamento con posizioni permanenti negli atenei
e alle nulle possibilita'di assorbimento nelle industrie. Inoltre a
causa del tipo di esame d'accesso al dottorato,il 90% dei dottorandi
in fisica erano teorici.
I dottorandi e in minor parte i post doc erano un investimento a
breve termine molto fruttuoso per l'universita':
ricercatori coatti pagati pochissimo senza garanzie per
il futuro ed era giocoforza passare per quella strada viste le
ristrettezze economiche dei finanziamenti alla ricerca.
Le cose ora sono un po' cambiate in massima parte a causa dell'associazione
nazionale dottorandi e dottori di ricerca che ha fatto di tutto, incluse
pressioni sui parlamentari, sottosegretari e ministri, per trasformare la
situazione perversa nella quale eravamo in quancosa di piu' sensato
(dall'aumento, cioe' il quasi raddoppio, della borsa di studio ai dottorandi
agli accordi tra governo e industrie per l'assunzione di dottrandi, alla
modifica dell'esame di accesso al dottorato, al pagamento dei contributi
pensionistici ed al riscatto degli anni di dottorato ai fini della pensione,
alla possibilta' di svolgere attivita' didattiche pagate da parte dei
dottorandi e molto molto altro.)
Ciao, Valter
Received on Tue Feb 20 2001 - 08:14:04 CET
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