Re: Calore nel vuoto

From: Giorgio Bibbiani <bibbian_at_tin.it>
Date: Mon, 12 Feb 2001 14:37:36 GMT

Salve,
Elio Fabri <fabri_at_df.unipi.it> wrote in message
3A77E0AC.E2786B1E_at_df.unipi.it...
<cut>
> 1) La radiazione che riceviamo dal Sole e' direzionale, non e' una rad.
> di corpo nero, che deve essere isotropa. Dunque non e' una radiazione in
> equilibrio termico.
> 2) Il metodo del forno puo' non essere il piu' efficiente per sfruttare
> questa radiazione: non sfrutta il parziale ordine insito nella
> direzionalita' della radiazione.
> 3) Come si potrebbe fare? Esempio: una ruota a palette riflettenti,
> messa in moto dalla pressione della radiazione. Al limite di palette
> relativistiche, l'efficienza e' prossima a 1: si riesce a convertire
> quasi tutta l'energia della radiazione solare in energia cinetica della
> ruota.
> 4) Se la radiazione solare fosse assimilabile a calore, questo sarebbe
> impossibile, quindi...
<cut>
non so se ho compreso bene il funzionamento di questa ideale ruota a
palette riflettenti, mi sembra pero' che il lato della paletta opposto a
quello su cui agisce la radiazione solare debba inevitabilmente urtare
 la radiazione termica dell'ambiente in cui si trova la ruota, e se la
paletta
si muove con velocita' relativistica, vedr� una radiazione la cui intensit�
sara' amplificata dall'effetto doppler, e sar� soggetta ad una grande forza
resistente, e il rendimento non potra' essere arbitrariamente vicino ad 1.
L'unico caso in cui il rendimento puo' essere arbitrariamente vicino ad 1
e' quello in cui la temperatura dell'ambiente e' 0 K, in accordo
con la formulazione di Carnot del secondo principio della termodinamica,
che stabilisce il massimo rendimento di una macchina termica che operi
tra due sorgenti di calore a temperatura fissata.

Giorgio Bibbiani
Received on Mon Feb 12 2001 - 15:37:36 CET

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