(unknown charset) Re: Caos deterministico

From: (unknown charset) Elio Fabri <fabri_at_df.unipi.it>
Date: Mon, 29 Jan 2001 09:45:00 +0100

Arnaldo ha scritto:
> Il Caos deterministico e' in fondo matematica, ha origine dagli studi sul
> problema dei tre corpi di Poincare' e si manifesta anche se stabiliamo
> rigorosamente le condizioni inziziali. Il problema viene detto dei punti
> "omoclini", semplificando il sistema nel suo divenire amplifica
> continuamente piccole variazioni di percorso, rendendo imprevedibile il
> suo futuro.
Non ti stai un po' contraddicendo?
Che vuol dire "stabiliamo rigorosamente le condizioni iniziali" e poi
"amplifica continuamente piccole variazioni di percorso"?
Variazioni rispetto a che?

Il discorso corretto e': il sistema e' deterministico, quindi date delle
condizioni iniziali (esattamente note) la sua evluzione e' esattamente
determinata.
Se pero' si considera un moto con condizioni iniziali anche pochissimo
differenti, queste differenze vengono amplificate esponenzialmente nel
moto successivo, fino a produrre un moto totalmente diverso dall'altro.
Di fatto quindi, essendo impossibile dare con precisione assoluta le
condizioni iniziali, e' certo che dopo un tempo *sufficientemente lungo*
il moto sara' del tutto imprevedibile.

> Un simpatico esempio e' il semplice biliardo con
> sponde perfette e senza attrito, dopo qualche minuto, la traiettoria
> della pallina sarebbe diversa anche solo considerando o no l'attrazione
> gravitazionale di un moscerino che vola a un centinaio di km di
> distanza.
Questa e' una solenne stupidaggine!
Ti sfido a mostrare quantitativamente che quanto affermi e' vero, o
almeno a indicarmi un autore che lo abbia fatto.
Se non ne sei capace, stai zitto!

Non varrebbe la pena di prenderti sul serio, ma solo per gli altri che
leggono...
Se ci fosse qualcosa di vero in quanto dici, non sarebbe possibile
giocare a biliardo. L'azione gravitazionale dei giocatori e di tutte le
altre persone nella sala avrebbero effetti di almeno 15 ordini di
grandezza maggiori di quello del tuo moscerino, per cui si
risentirebbero non dopo qualche minuto, ma in frazioni di nanosecondo.
-- 
Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
Sez. Astronomia e Astrofisica
Received on Mon Jan 29 2001 - 09:45:00 CET

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