Re: Un dubbio sul Big Bang
Andrea Lionetto ha scritto:
> Arnaldo wrote:
>
> Se permetti mi inserisco nel discorso. Brevemente non esiste una
> dimensione "fantasma" entro cui la ipersfera si espande. La superficie
> della ipersfera costituisce la sezione spaziale dell'universo e puo essere
> descritta in maniera intrinseca, ovvero senza necessita' di ricorrere a
> dimensioni aggiuntive. Questa idea e' il fondamento della geometria
> riemanniana (gia' studiata nel caso bidimensionale da Gauss). Ipotetici
> esseri vincolati a rimanere su una superficie bidimensionale, per poter
> descrivere la geometria del loro mondo, non devono ricorrere
> all'introduzione di una terza dimensione.
Ti ringrazio per la risposta, capisco che, posta in questi termini, la mia
appare una questione "filosofica" pi� che fisica. Se leggi il mio post
precedente, io dicevo appunto che tale teoria � "formalizzabile", quindi
corretta geometricamente, se non fosse cos� certamente non sarebbe arrivata
sino ad oggi. Ma ci� che � geometricamente valido, non � detto che sia reale,
la "dimensione fantasma" � insita in un modello dello spazio/tempo dove, prima
del Big Bang, non esisteva nemmeno il nulla e dopo, questo "non nulla" viene
riempito in qualche modo.
> > Se ritieni che l'idea della "curvatura intrinseca variabile" sia una
> > immane stupidata, mi faresti veramente un favore spiegandomi in che
> > cosa ti sembra cos� improponibile, anche in poche parole, potrei
> > non essere riuscito a spiegarmi bene.
>
> Di idee come la tua ne vengono in mente moltissime. Il problema sta nel
> formalizzarle opportunamente, altrimenti si rischia di parlare di "aria
> fritta". La matematica e' necessaria perche' permette questa potente
> formalizzazione. Se fosse possibile fare altrimenti i fisici magari si
> accontenterebbero di parlare nel linguaggio comune per descrivere le loro
> teorie.
Ti confesser� che a me, in vent'anni di "pensiero", � venuta solo ed
esclusivamente quella e, a parte il formalizzarla analiticamente, i
presupposti che ho esposto mi sembrano sufficienti per poter dire se � una
stupidata o no. Ad esempio, potrebbe questo campo antigravitazionale spiegare
il redshift? Per menti allenate come la tua, non penso sia necessario che
scriva le equazioni di un campo antigravitazionale di questo tipo centrato su
ogni punto infinitesimo dello spazio/tempo, per capire se � coerente o no in
linea di massima con quel fenomeno. Ho visto che a teorie molto pi�
"strampalate" di questa, vi sono state decine di post che dicevano "sono
stupidate perch�", possibile che sia cos� impegnativo riflettere un istante su
questa ipotesi?
Ciao, Arnaldo.
Received on Thu Jan 18 2001 - 12:56:41 CET
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