(wrong string) � della luce - principiante

From: GIUSEPPE BOSCARATO <bosc.giu_at_tin.it>
Date: Sat, 23 Dec 2000 11:19:11 GMT

"Justinian" <anon54__at_hotmail.com> ha scritto nel messaggio
news:91sf49$51rpu$1_at_ID-49610.news.dfncis.de...

> La Relativita' Speciale parte dall'ipotesi che c e' la stessa in tutti i
> sistemi di riferimento,
> da cui segue che nulla puo' propagarsi a velocita'>c. Partendo da queste
> basi..........

Direi che la R.S. si basa sui due seguenti postulati:

1) la velocita' della luce e' costante in tutti i sistemi di riferimento
inerziali
2) le leggi fisiche si esprimono nella stessa forma in tutti i sistemi di
riferimento inerziali

Ora e' naturale che le mie affermazioni siano da considerare nel contesto di
questa teoria e non come verita' assolute.
Il fatto che dalla RS si possa dedurre che c sia un limite superiore di
velocita' e' una conseguenza dell' assunzione di un terzo postulato: il
principio di causa effetto.
Infatti come tu sicuramente sai, la formula che esprime la trasformazione
dell' intervallo temporale da un riferimento inerziale ad un altro inerziale
in moto con veocita' u rispetto al primo e': Dt = Dt'/ sqrt(1-(u/c)^2).
Vediamo da questa relazione che per u=c Dt -> infinito cioe' l'osservatore
'fermo' vedrebbe l'altro come se il tempo non scorresse piu' (e viceversa
visto la simmetria del fenomeno). Se u>c comparirebbe una quantita' negativa
sotto radice -> un intervallo temporale complesso. senza entrare in
dettagli matematici (che sicuramente sono oltre la mia portata), viene da
concludere che dopo essersi arrestato il tempo cominci a scorrere nella
direzione opposta dal momento che u supera c.
In effetti io non ho esclusa la possibilta' di u>c infatti ho scritto:

>Io penso che questa assunzione sia limitante in quanto denota la debolezza
>dell'essere umano: la sua logica.
>Mi spiego meglio: poiche' l'uomo non riuscirebbe a spiegarsi certi
>paradossi, nega l'esistenza di situazioni che potrebbero generarli.

Per rispondere a quanto tu hai scritto in seguito:

> Ma se per assurdo la R.S. fosse falsa nel suo postulato iniziale (che c e'
> la stessa in tutti i sistemi), allora non ci sarebbe alcun motivo per cui
velocita' > c >sarebbero associate alla non causalita'.

> Al solito si da per ovvio e scontato quello che invece e' un postulato
> per nulla intuitivo.

Non occorre rifiutare i postulati della R.S. (uscendo cioe' dalle regole dal
gioco ed entrando in qualche altra teoria) per ammettere valori di
velocita' superiori a c:
basta mettere in discussione il pricipio di causa effetto oppure ammettere
che ignoriamo la intima essenza dell'universo nel quale viviamo (i paradossi
sono un problema umano e non della natura che conosce solo le soluzioni e
non i problemi).

Ciao, Giuseppe
Received on Sat Dec 23 2000 - 12:19:11 CET

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