Re: Un dubbio sul Big Bang

From: ernesto <ernesto.alto_at_iol.it>
Date: Fri, 22 Dec 2000 23:48:47 GMT

"Arnaldo" <aldoweb_at_supereva.it> wrote:

>Un saluto a tutti,
>premetto che non sono un fisico ma solo un appassionato e perci� perdonatemi
>se dir� qualche incommensurabile stupidata.
>Il punto � questo, si deduce che l'universo � in espansione dal fenomeno del
>redshift, dalla radiazione "fossile" del fondo e dalla apparente
>correlazione fra queste due variabili. Ma se l'universo e quindi lo
>spazio/tempo stesso si stesse espandendo in questo modo non dovrebbe ogni
>righello in qualsiasi punto dell'universo allungarsi, anche se di dimensioni
>atomiche? Dovremmo vivere in uno spazio/tempo a metrica variabile, � cos�?
>E' un fenomeno verificato? Sbaglio qualcosa?

Credo di s�: nessuno sa con precisione che cosa sia il "vacuum",
quella cosa che si espande per il big bang, che si � immensamente e
istantaneamente "gonfiato" per l'inflazione (se c'� stata...), certo �
che la dilatazione non riguarda n� la materia n�� l'energia.
Se cos� fosse crederemmo di vivere in un universo statico.
La materia non si dilata e se lo facesse l'eenergia allora il red
shift sarebbe dovuto almeno in parte a tale dilatazione dello spazio
che allunghrebbe l'ampiezza delle onde em.

>Non si potrebbe ipotizzare che il redshift sia dovuto alla geometra
>intrinseca di uno spazio/tempo statico dove la curvatura � variabile?
>Mi spiego meglio (ammesso che ci riesca!); per visualizzare, immaginiamo di
>avere un grande numero di sfere trasparenti, una dentro l'altra; pi� la
>sfera � grande, meno � curva. Se lo spazio/tempo fosse fatto cos�, visto in
>tre dimensioni vi sarebbe un differenziale di curvatura che agirebbe come
>una forza espansiva da ogni punto infinitesimo verso l'infinitamente grande
>lungo la dimensione temporale. Questa forza sarebbe variabile con il fattore
>di scala e potrebbe spiegare non solo il redshift (la luce sarebbe frenata
>dal differenziale di curvatura) e la stabilizzazione delle galassie (si
>opporrebbe al colasso gravitazionale) ma anche (e qui mi becco qualche
>fucilata) l'entropia stessa, il fatto che ci muoviamo nel tempo proprio in
>questa direzione. Questa visione dell'universo a "curvatura variabile
>intrinseca" porterebbe inoltre, a mio modo di vedere, anche ad un altro
>interessantissimo effetto che, per evitare la gogna, mi riservo di
>esplicitare in un secondo tempo, dopo aver letto le vostre graditissime
>critiche.

Non so se ho capito bene. Tu presenti l'idea che la curvatura dello
spaziotempo sia gradualmente minore man mano ch ci si allontana dal
big bang? Ma questo � quello che succede: a sfera di raggio maggiore,
curvatura minore.
L'ipotesi accettata dell'inflazione porta con se l'idea di un universo
a bolle di cui noi possiamo conoscere solo quella in cui siamo dentro.
Lo spaziotempo di questa bolla � piatto, come hanno dimostrato degli
Italiani in Antartide poco tempo fa, la curvatura se c'� non �
misurabile.Tutto sembra in uno stato di perfetto, abbastanza
incredibile, eequilibrio: un po' cme se entrando nel tuo studio
vedessi le matite in equilibrio sulle loro punte. Non � impossibile ma
ti stupiresti parecchio...

prova a leggere 2L'universo elegante", se gi� non lo hai fatto, spiega
un poco la teoria delle stringhe e d� nuovi spunti di pensiero.
Ciao
Ernesto
>Vi ringrazio, Arnaldo D.
Received on Sat Dec 23 2000 - 00:48:47 CET

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