Non sono affatto d'accordo con questa tesi.
Penso che l'energia elettromagnetica assorbita dal corpo in prossimit�
di fonti di radiofrequenza non sia proporzionale solo alla potenza e alla
frequenza del trasmettitore, ma varii in funzione delle capacit� del corpo
stesso ad assorbire pi� o meno quantit� di energia.
Come funziona per le antenne, se le misure di parti intere del corpo, ad
esempio
ossa, cartilagini, masse di midollo ecc. ecc. sono tali da risuonare, per
misura fisica,
sulla frequenza di trasmissione, l'assorbimento di energia � notevolmente
maggiore.
Faccio un esempio: Una protesi metallica come un chiodo applicato ad un
osso,
di lunghezza di cm 7 risuoner� perfettamente come un dipolo 1/4 d'onda su
una
lunghezza d'onda di 28 cm , pi� o meno 1.070 MHZ frequenza dove operano
all'incirca i telefonini cellulari e cordless, sar� in grado di assorbire
una quantit� di
energia notevolmente superiore e saricarla direttamente all'interno del
corpo.
Lo stesso vale per le stanghette metalliche degli occhiali, per le ossa
intere,
e per tutte quelle unit� in grado di risuonare sulla frequenza di
trasmissione e
determinando cos� un diverso grado di assorbimento e di sofferenza
all'esposizione
da persona a persona.
Prova a ricevere una trasmissione radio con un'antenna disaccordata, e
ricevere la stessa
con un antenna di lunghezza perfettamente risuonante, vedrai che la
differenza di segnale
tra le due antenne potr� avere una differenza di intensit� di migliaia di
volte superiore,
a volte anche di 90 Decibel, considerando che ogni 6 Decibel l'intensit� del
segnale raddoppia......
Cari saluti, Daniele Don�
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Received on Wed Nov 29 2000 - 00:00:00 CET