Mi spiace, avevi gia' risposto ma, dati i tempi tecnici, io non
avevo ancora letto la risposta. Ma veniamo al punto. Hai scritto:
> Nessun errore. Intendevo ovviamente dire che "durante l'urto"
> le energie non si conservano. Quindi che l'energia cinetica
> immediatamente prima dell'urto e' diversa (maggiore) di
> quella immediatamente dopo.
L'energia cinetica dei carrelli? O della massa m ormai sganciata?
E' logico che, se i carrelli si attaccano, parte della loro energia
cinetica diventa "interna" e l'urto e' anelastico, ma qua si sta
parlando della massa m, che non si appiccica a niente! Per lei non
si puo' neppure parlare di urto, direi, o no?
> Una volta esaurito il tempo (piccolissimo) dell'urto, la conservazione
> dell'energia si puo' tranquillamente applicare. Qundi, una volta
> calcolata la velocita' iniziale della pallina sulla rampa (dopo l'urto)
> per calcolare l'altezza massima, la conservazione dell'energia
> va benissimo.
Confesso di non capire ancora bene la tua soluzione. Perche' non si
puo' fare l'ipotesi che, rispetto al pavimento, la velocita' della
m resti v0 *anche* al momento dello sgancio e pure *subito dopo*? E'
logico che vanno fatte delle semplificazioni irrealistiche sul
dispositivo di sgancio, ma non vedo altra via. Insomma, *secondo
me*, la massa m mantiene la sua energia meccanica *sempre*, ad ogni
istante. Prima dell'impatto fra i carrelli, questa en. e' tutta
cinetica, invece dopo diventa in parte potenziale gravitazionale.
O no?
Saluti
Paola Pannuti
--
Posted from mail.netvalley.it [212.239.58.131]
via Mailgate.ORG Server - http://www.Mailgate.ORG
Received on Thu Nov 30 2000 - 00:00:00 CET