Re: Perché si usa la gaussiana

From: carlo spinelli <cspine78_at_gmail.com>
Date: Sat, 14 Aug 2010 06:08:27 -0700 (PDT)

On 10 Ago, 21:18, Elio Fabri <elio.fa..._at_tiscali.it> wrote:

> Come faccia ad apparirti "chiaro" proprio non lo so, ma e' vero.

:-) Il fatto � che che una premessa era troppo implicita e ci� ha
generato un equivoco.
Io avevo gi� affrontato e risolto il problema del cammino casuale
tempo fa, in particolare avevo risolto questo problema ("avevo
risolto" si fa per dire, avevo studiato la soluzione su un libro :-)):
se ho un ubriaco costretto a camminare su una traiettoria rettilinea,
ma che a ogni passo ha il 50% delle probabilit� di farlo in avanti e
il 50% di farlo indietro, che probabilit� ha di trovarsi a tot
distanza dopo tot tempo? La soluzione � tutt'altro che facile ma alla
fine si trova che la funzione densit� di probabilit� � una gaussiana.
E' alla luce di questo fatto (e della constatazione che gli errori
casuali sono generati da un processo non molto dissimile dal cammino
dell'ubriaco) che mi sembra "chiaro" che anche gli errori casuali
generano distribuzioni gaussiane di densit� di probabilit�.

> Quello che stai chiedendo e' quanto segue:
>
> Se X1 ... Xn sono i risultati di n misure indipendenti, ciascuno dei
> quali assumiamo sia una variabile casuale a distribuzione gaussiana
> (distr. tutte uguali tra loro) con media m e sqm sigma,

...si...

> come e' distribuita la loro media aritmetica?

devo riflettere sul perch� la mia domanda � equivalente a questa
perch� confesso che cos� sui due piedi non l'ho capito...
Received on Sat Aug 14 2010 - 15:08:27 CEST

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