Re: Principio di equivalenza: enunciato incompleto?
Il giorno marted� 18 dicembre 2012 16:56:37 UTC+1, Luciano Buggio ha scritto:
> Se portiamo il pendolo in "alta montagna" dove la gravit� � minore, la sua > frequenza diminuisce, per la stessa ragione per cui un corpo l� cade
> con una minore accelerazione.
Certo, per l'orologio a pendolo e' esattamente il contrario rispetto all'orologio a bilanciere o all'orologio atomico: i suoi tempi di oscillazione sono pi� lenti non dove � maggiore bens� dove � minore la gravit�; quindi sono piu' lenti i pendoli posti sul rigonfiamento equatoriale e un pendolo vicino a terra oscilla pi� velocemente di un altro a grande altezza (Newton, Principia, Libro I Sezione X e II Sezione VI; e spedizioni del XVIII secolo in Lapponia e all'equatore). Dunque in certi casi il campo gravitazionale lungi dal rallentare le frequenze sembra accelerarle. Cosi' come appare che la gravitazione determini un'accelerazione e non un rallentamento in un corpo gravitazionalmente attratto, come mostra un pianeta in perielio e la stessa accelerazione dei gravi in caduta che tu richiami. Tu sai pero' che Einstein negli articoli del 1905 escluse l'orologio a pendolo (su questo conoscerai L. Kostro). Non saprei dire quanto sia motivata questa esclusione, probabilmente dovuta al fatto che nel
caso del pendolo si adduce la rotazione terrestre (cosi' gia' Huygens nel suo "De horologio oscillatorio").
> Voglio dire, trovi "plausibile" l'affermazione "La frequenza diminuisce con > la gravit�" nel senso che, pur non sapendola (ancora) spiegare, essa > � "comprensibile", e non incomprensibile e demenziale come (e in questo sono > d'accordo con te) l'affermazione "Il tempo rallenta" (che non si riferisca > alla nostra percezione emotiva e psicologica di esso)?
- Per quanto riguarda le frequenze, sono state richiamate le stelle di neutroni. In effetti la radiazione emessa dalle stelle di neutroni evidenzia un forte rallentamento di frequenza con conseguente forte spostamento verso il rosso allo spettroscopio, che plausibilmente viene ricondotto al fortissimo potenziale gravitazionale. In questo senso (pendoli a parte) appare difficile negare che piu' il potenziale gravitazionale e' alto piu' rallenta le frequenze: fino a prova contraria, il redshift gravitazionale e' un rallentamento di frequenze.
In generale mi sembra piu' semplice e in qualche modo piu' comprensibile parlare semplicemente di rallentamento gravitazionale delle frequenze che non di "spazio-tempo curvo". Poi certo uno puo' anche dire che il rallentamento delle frequenze e' opera di un misterioso folletto chiamato "spazio-tempo curvo", ma mi sembra una superfetazione del tutto inutile e ridondante.
Fra l'altro si sono anche fatti tentativi di elaborare teorie gravitazionali alternative. Fra esse v'e' quella di Whitehead (The principles of Relativity, Cambridge, University Press): si accordava con i valori del perielio di Mercurio, della deflessione della luce e del redshift cosmologico ma, pur usando il calcolo tensoriale, non presupponeva nessuna "curvatura dello spazio" (e respingeva cone infondato il paradosso dei gemelli). E' vero che e' una teoria del 1922, ma fu ancora discussa fino agli anni settanta (v. su questo M. Bram�). Ricordo questa teoria non per riesumarla (e' stata infine respinta per errate previsioni del moto delle galassie) ma solo per dire che potrebbero esservi vie di ricerca potenzialmente fruttuose e tuttavia sono attualmente scoraggiate se non respinte, e perche'? Perche' si dice: la relativita' generale "classica" prevede il perielio di Mercurio, la deflessione (mmmhhh...), il redshift cosmologico, che altro vuoi dalla vita? E certo, dal punto di vista matematico (e pragmati
co, funzionale, operativo) puo' anche andare (se e' solo per questo la teoria tolemaica in molte sue previsioni andava anche meglio di quella copernicana antecedente a Keplero). Pero' dal punto di vista fisico la teoria della relativita' lascia molte perplessita' con i suoi "spazi-tempi curvi" e (checche' se ne dica) con i suoi "tempi rallentati". Ma come puoi fare capire questo a gente che capisce solo formule ed equazioni e liquida tutto il resto come pseudo-problema?
- Il tempo non rallenta, certo. Se il rallentamento delle frequenze fosse un rallentamento del tempo, sarebbe da barzelletta. Come questa: poiche' un orologio nel freezer rallenta allora un tale si mette tutto imbacuccato in un grande freezer con il suo orologio e quando il giorno dopo ne esce, vedendo che l'orologio e' indietro di circa un minuto rispetto all'orologio precedentemente sincronizzato, dice all'amico rimasto fuori dal freezer: tie', ora sono un po' pi� giovane di te. E l'altro: sai, anch'io mi ero messo nel freezer ma siccome avevo dimenticato in bagno l'orologio senza portarlo nel freezer allora (stante che il tempo e'... cio' che misura l'orologio) purtroppo non ho guadagnato come te quel minuto di vita. Suvvia, un po' di ironia fa sempre bene, purche' non sia sempre la stessa! E poi, vuoi mettere che bello, il tempo che nel freezer scorre diversamente che fuori del freezer?
Eppure la teoria della relativita' per un secolo ha detto che il tempo puo' rallentare e non vedo come si possa negarlo a meno che non si neghi l'evidenza e non ci si arrampichi sugli specchi. Dopo aver citato Regge che questo dice, avendo chiesto di citarmi qualche autore di relativita' che invece dica che il tempo non rallenta, mi si sono infine nominati 2-3 testi ma in modo generico, senza alcun riferimento specifico. Ora si dice: la teoria della relativita' non puo' e non deve dire che il tempo puo' rallentare, perche' dire questo presuppone un "tempo assoluto" che acceleri o rallenti e questo e' proprio quello che la relativita' contesta. Vero. Ma, come direbbe qualcuno, questa contraddizione "e' un problema suo (del "relativista"), non mio". Certo che il "tempo assoluto" (ma io dico semplicemente "il tempo"), cacciato dalla porta, rientra sempre dalla finestra. Uno dice che e' "una boiata pazzesca" (post 7/12) dire che il tempo rallenta, ma se tu dici che evidentemente egli ritiene che il tempo non ral
lenta ti risponde che... non cogli le distinzioni. Ma se io dico che e' una "boiata pazzesca" dire che fuori piove intender� dire che fuori non piove o no??? Boh!... La mia impressione e' che, di fronte a certe conclusioni assurde che sono sempre state tratte dalla teoria della relativita', alcuni "relativisti" facciano marcia indietro: no, io non volevo dire quello! tu non cogli le sfumature! E il bello e' che non vedono la "loro" rozzezza e grossolanita' intellettuale che tanto facilmente con tanto disprezzo attribuiscono ad altri: non capiscono che dicendo che il tempo non puo' rallentare (come e' giusto) non possono poi dire che la segretaria al piano terra invecchia dopo e l'altra al piano alto invecchia prima, perche' cosi' facendo si mettono in una posizione contraddittoria. Si vede che quella al piano alto vive in una linea-tempo che scorre piu' veloce e poi quando dopo 20 anni passa a lavorare al pianoterra con uno scatto "discreto" (perche' se il passaggio fosse continuo vi sarebbe rallentamento)
entra in una linea-tempo piu' lenta... . Mais enfin, "e' un problema loro", se la vedano loro.
Io vorrei chiuderla qui. Ti prego quindi di non farmi altre domande (o interrogazioni!) e di accontentarti di queste brevi note, certo insufficienti e scritte di fretta ma forse non del tutto peregrine.
Un saluto.
D. S.
Received on Thu Dec 20 2012 - 00:07:52 CET
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Fri Nov 08 2024 - 05:10:37 CET