Alberto_Rasà ha scritto:
> Facciamola più semplice: un apparato laser A ed un corpo nero B si
> trovano nel vuoto intergalattico, a grande distanza l'uno dall'altro;
> A emette un raggio di alta energia verso B, che lo assorbe
> completamente ricevendone un impulso. Immediatamente dopo
> l'emissione del raggio però l'apparato laser si era totalmente
> disintegrato incontrando un flusso di antimateria. Quando B riceve
> l'impulso, A non esiste più da molto tempo. Dunque su B agisce una
> forza senza che contestualmente esista un palese corpo A che glie
> la applichi.
Ah questo sarebbe più semplice?
Hai fatto intervenire pure l'antimateria! E non bastano mica
positroni, ci vogliono antineutroni o antiprotoni.
Dunque la situazione è questa.
In un certo rif. A e B sono fermi. Poi c'è il "flusso" F di
antimateria che non può essere fermo; comunque avrà una certa qdm,
anche se fosse 0.
Dopo che il laser ha emesso il suo pacchetto P (lo sai che non mi
piace usare il termine "raggio" in simili contesti) e prima che questo
sia arrivato a B, c'è P che ha un certo impulso, A che ha preso
l'impulso di rinculo, B ancora fermo, F che viaggia per conto suo.
Ora A si annichila con F. Però non "scompare", né è scomparso il suo
impulso. Semplicemente A e F si sono trasformati in qualcos'altro, Q,
conservando la somma delle loro qdm.
Infine P viene assorbito da B, cedendogli la sua qdm.
Ora abbiamo B e Q che insieme hanno la stessa qdm che aveva all'inizio
F.
Si può parlare di forza in tale conteso? E' molto dubbio, proprio
perché il terzo principio non vale.
Anche se lo si fa, per es. quando si parla di "pressione di
radiazione".
Ma insomma che cosa avesti dimostrato con codesto esempio?
Che quando si esce dalla pura meccanica il terzo principio non vale.
Non lo sapevamo già?
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Elio Fabri
Received on Sun Aug 21 2022 - 13:38:04 CEST