Re: Teoria Ondulatoria del Campo

From: Enrico SMARGIASSI <smartassi_at_trieste.infn.it>
Date: 2000/11/10

"Massimo S." wrote:

> Enrico SMARGIASSI wrote:

> > Hai solo l'imbarazzo della scelta: di interpretazioni alternative
> > ce ne sono parecchie. Parlo di cose serie, non di fantasie stile
> > TOC.

> Mi potresti indicarne qualcuna, magari con relativo sito (se in italiano
> � meglio). Si tratta delle variabili nascoste?

Quelle e non solo. In rete non so se esiste qualcosa di adeguato,
se fossi in te mi procurerei un qualche libro, in prestito da una
biblioteca se non vuoi spendere. Per esempio il libro di Ghirardi
"Un'occhiata alle carte di Dio", o il suo articolo (meno esteso
ma piu' tecnico) in "Filosofia della Fisica" (a cura di Boniolo,
B. Mondadori ed.).

> Ci� [dispersione di una particella] mi pare che potrebbe essere
> compatibile con le onde elementari della
> TOC che continuamente si propagano dalla sorgente puntiforme di massa la
> quale non smette mai di emettere.

Renditi conto che qualunque cosa "potrebbe essere compatibile"
con qualunque altra purche' espressa in forma sufficientemente
vaga. Un giro sulla rete ti portera' a conoscere tante "teorie
rivoluzionarie", dagli "eteroni" alla "E-matrix", tutte in grado
di risolvere i problemi della fisica moderna, e tutte
convenientemente scritte in forma vaga e non quantitativa. Il che
significa che 1) nessuna di queste e' allo stadio di teoria
scientifica, e 2) nessuna risolve alcun problema scientifico.

> > Questa idea [dualita' onda-particella] era nata con Bohr e pian piano sta
> > svanendo, come il suo principio di complementarita'.

> Davvero sta svanendo? E' una tua idea o della maggior parte dei fisici
> attuali. Voglio dire questa cosa � accettata dalla fisica "ortodossa"

Non ho svolto sondaggi di opinione :-) ma la mia impressione e'
che fra quelli che si pongono, almeno occasionalmente, questo
tipo di problemi l'attegiamento prevalente sia quella che ti ho
detto. Per esempio nel celebre libro di D'Espagnat "I fondamenti
concettuali della MQ" in quasi 400 pagine la complementarita' e'
citata di sfuggita un paio di volte e la dualita', se non ricordo
male, mai.

Si tratta di concetti peraltro superflui per lo sviluppo della
teoria, tanto che molti manuali, per esempio il Landau, manco li
citano. Tra pochi anni rimarranno solo nei testi di storia della
scienza ed in quelli divulgativi, che in genere ci mettono alcuni
decenni prima di adeguarsi :-(.

> > > Infine vorrei sapere quali sono i maggiori problemi che si
> > > riscontrerebbero nell'accettare un modello di spazio-tempo discontinuo.

> > Principalmente la mancanza di isotropia.

> Si anche io non riesco a capire come possa essere isotropo eppure
> l'autore della TOC nel suo libro scrive che il modello di spazio-tempo
> di Schild � isotropo � matematicamente omogeneo anche se � discontinuo.

E' falso. Schild dice che il suo spazio "ha un alto grado di
isotropia" ma riconosce che non e' completamente isotropo.
Inoltre anche le oscillazioni elastiche di un simile spazio
introdotte nella "TOC" sarebbero in generale fortemente
anisotrope, come sa chiunque abbia studiato un po' di teoria dei
reticoli elastici.

Sulla logica e la probabilita' quantistica lascio la parola a
Valter che ne sa molto piu' di me.

-- 
To reply, replace "smartassi" with "smargiassi" in my e-mail
address
Enrico Smargiassi
http://www-dft.ts.infn.it/~esmargia
Received on Fri Nov 10 2000 - 00:00:00 CET

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Wed Sep 18 2024 - 05:10:52 CEST