"Adriano Amaricci" <amaricci_at_tiscalinet.it> ha scritto nel messaggio
news:8t1lfl$osf$3_at_pegasus.tiscalinet.it...
>
> >On Thu, 19 Oct 2000 23:37:17 +0200, "Atomo"
> ><cantoni.f_at_TOGLIMIinwind.it> wrote:
> >
> >>Perche' l'elettrone dovrebbe cadere verso il nucleo se non ci fosse
> >>l'interpretazione quantistica del fenomeno?
> >>Grazie a tutti quelli che investono il loro tempo nelle risposte.
> >
>
>
> ciao, questa � una domanda da FAQ (provvedo ad inserirla nella lista:)).
Per
> il resto la cosa non � proprio banale e comunque non lo era all'epoca di
> Bohr, in sostanza il modello atomico di Rutherford basato solo sulla
> interazione coulombiana tra i costituenti carichi dell'atomo �
dinamicamente
> instabile: l'elettrone � in uno stato legato cio� � in una buca di
> potenziale circa come quella caratteristica dei pianeti in orbita intorno
al
> sole, infatti la sua energia totale sarebbe pari alla met� dell'energia
> potenziale elettrostatica (minore di 0) questo classicamente ti indica una
> situazione di equilibrio, inoltre il fatto che E sia prop. a U(r) ti dice
> un'altra cosa importante: se vari l'energia dell'elettrone ne vari il
raggio
> dell'orbita come 1/r (termine di potenziale). Ad una analisi pi� attenta e
> con la conoscenza dell'elettrodinamica classica ti accorgi per� che
> l'elettrone � classicamente costretto a variare la sua energia, infatti in
> CED una carica in moto accelerato irraggia una certa potenza ovvero per
> unit� di tempo perde una parte della sua energia in maniera proporzionale
al
> quadrato della sua carica e della sua accelerazione. In questa situazione
> l'elettrone irraggerebbe quindi con continuit� sotto forma di onde EM,
> questo fatto si scontra prima con le considerazioni fatte sopra riguardo
la
> variazione di energia, e poi con la verifica sperimentale che la
radiazione
> emessa dagli atomi erano in un certo senso "discrete" ovvero sono composte
> da righe e non da bande di emissione, questo � forse ancora pi� importante
> per arrivare a capire la necessit� di una spiegazione di natura
quantistica
> del fenomeno: classicamente prima ancora che del moto a spirale sarebbe
> stato assolutamente inconciliabile la teoria dell'emissione continua con
lo
> sperimentarsi di emissioni "discrete". A questo punto arriv� quel genio di
> Bohr..,ma questa � una storia che sai gi�:)
Ciao Adriano, siccome parli di faq posto qui una specie di estratto
di una discussione sull'argomento
che si e' tenuta qualche tempo fa su questo ng :
Un elettrone possiede una carica negativa, e muovendosi
esso irraggia energia; per questo motivo dovrebbe perdere energia
cinetica e collassare sul nucleo.
Bohr sosteneva che
in particolari orbite l'elettrone non irraggi energia, e mantenga la sua
orbita costante.
Secondo quanto detto da E.Fabri invece
la meccanica quantistica supera la primitiva
soluzione di Bohr e afferma che le misteriose orbite di cui parlava Bohr, in
cui
l'elettrone non irraggia, non esistono proprio.
La m.q. asserisce l'esistenza degli stati stazionari,
con livelli energetici discreti e quando
l'elettrone sta in quello di energia piu' bassa, piu' giu' non puo'
andare.
Alcuni fisici ricavano questa energia minima dal principio
d'indeterminazione di Heisemberg
secondo Fabri invece basta la m.q. usata bene per dimostrare il tutto.
C.Massa secondo quanto da lui scritto in un suo "vecchio" post,
arricchisce la discussione proponendo un punto di vista
sull'esistenza di tale energia minima, responsabile delle "orbite
stazionerie",
che lui stesso definisce
per niente ortodosso e che per� ha un suo fascino.
L'ipotesi di lavoro e' stata inventata
e sviluppata in molti (Nelson, Boyer, De la Pena Auerbach e
Cetto, Cavalleri e altri ancora a partire dagli anni sessanta e ancora ci
lavorano.
L' idea � che l'elettrone in realt� irraggia, per� contemporaneamente riceve
da tutti gli altri elettroni dell'universo (che a loro volta irraggiano)
cosicch� si instaura una condizione di equilibrio e abbiamo
l' "orbita" stabile. In altre versioni si parla
di equilibrio raggiunto (dall'elettrone) con un campo di radiazione
che pervade l'universo, senza fare ipotesi sull'origine di questo
campo.
A partire da questa semplice idea sono riusciti a dimostrare
l'esistenza delle "orbite" stazionarie e dei livelli energetici
Dumbo conclude poi dicendo che questa era la situazione diversi anni fa,
e di non conoscere gli sviluppi recenti di tale ipotesi.
> saluti Adriano Amaricci
Cordialmente
GianfrancoPacifici
--
Nuova moderazione in fase di test - perdonate i disagi
Received on Sat Oct 28 2000 - 11:52:49 CEST