Re: paradosso Achille e tartaruga

From: Valter Moretti <moretti_at_science.unitn.it>
Date: 2000/10/23

Giovanni -Darth Vader- Neiman wrote:
>
> On Tue, 17 Oct 2000 15:28:55 +0200, Valter Moretti
> <moretti_at_science.unitn.it> wrote:
>
> >> Mi pare che ci sia un altro grosso problema: se lo spazio fosse
> >> continuo non c'� limite al piccolo e quindi si entra nell'assurdo con
> >> le singolarit� dove la massa si annulla in un punti adimensionale.
> > Non ho capito niente!
> > La teoria delle superstringhe non viene fuori da quello che dici tu,
> > ma da specifici problemi di rinormalizzazione....
>
> Penso che sia quel piccolo problema delle sorgenti puntiformi. Se si
> utilizzano approssimazioni puntiformi di massa e di carica allora, per
> esempio, il campo E e G divergono nelle sorgenti (puntiformi). Se
> invece si considerano come sfere di densita' uniforme naturalmente i
> campi sono lineari.
>

  Ciao, scrivo di corsa: le sorgenti puntiformi NON esistono! Nel piccolo
  vale la meccanica quantistica e allora l'elettromagnetismo classico deve
  venire sostituito dalla corrispondente teoria quantistica (che ammette
  l'elettromagnetismo classico come limite classico). Gli unici
  problemi che allora vengono fuori sono al piu' quelli della rinormalizzazione.
  Comunque sappiamo come trattare tali problemi e, come ho risposto
  in un altro post, i risultati che ne escono forniscono le previsioni
  confermate piu' esatte di tutta la storia della fisica.
  La natura della necessita' di rinormalizzare e' invece piu' oscura, e la
  teoria delle (super)stringhe e' un tentativo di risposta...

  Ciao, Valter
--
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Received on Mon Oct 23 2000 - 00:00:00 CEST

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