Re: Re: E se "c " non fosse invariante?

From: capaneo <capaneo_at_ias.rm.cnr.it>
Date: 2000/10/18

Il 16/10/ avevo mandato un post, diversamente dalle altre volte
  non ho avuto una 'ricevuta di ritorno'. nel dubbio non fosse
  arrivato a destinazione, lo riinvio con qualche piccola aggiunta.

  M. Brighi ha scritto:

> Dire che la velocita' della luce e' indipendente dal moto della sorgente
> non e' uguale a dire che questa velocita' risulta la stessa se misurata da
> qualunque osservatore. Anche il suono in aria ha una velocita' che non
> dipende dal moto della sorgente, pero' non per questo e' uguale in
> qualunque riferimento.

  Intanto convieni che il dire che "la velocita' della luce e'
  indipendente dal moto della sorgente", vuol dire che e' invariante?
  era questo l'argomento del thread, e con il mio post volevo
  far notare che questo e' un fatto sperimentale; per il resto
  non si tratta di dire o non dire; a me risulta che
  qualunque osservatore che finora abbia misurato c, ha
  sempre misurato lo stesso valore ( ovviamente con una certa
  precisione ), e questo indipendentemente dal fatto che la
  sorgente fosse in moto, o imbullonata su di un massiccio
  banco ottico ( nota che ho detto che ha sempre misurato lo
  stesso valore di c )

> No, ripeto, il problema e' che non si riesce a misurare la velocita'
> della luce se non su percorsi chiusi, cioe' percorsi di andata e ritorno.
> Quello che si fa in realta' e' come se, uno che per salire e discendere
> da una impervia montagna, impiegando 6 ore misurate da un orologio
> posizionato nel campo base ai piedi della montagna, sostenesse che
> impiega esattamente 3 ore a salire e 3 ore a discendere. Per dimostrarlo
> parte dalla base alle 12 e arrivato in cima regola un orologio la' situato
> sulle 15 e torna alla base dopo 6 ore. Ora riferendosi a questi due
> orologi cosi' sincronizzati puo' ripetere la salita e discesa in qualunque
> momento e "dimostrare" ogni volta che impiega 3 ore a salire e 3 ore
> a scendere.

  Be', in questo caso anche io avrei dei dubbi sul modo di
  sincronizzare l'orologio, infatti non mi aspetto una simmetria
  nei tempi di percorrenza dei due diversi tratti, l'uno in salita
  e l'altro in discesa.
  Ma nel caso della misura di c tra due punti, perche dovrei
  aspettarmi una asimmetria nell'andare da A a B, e da B ad A ?
  dalle equazioni di Maxwell nel vuoto no, dalla isotropia ed
  omogeneita' dello spazio, alle quali sono legate due ben
  sperimentate leggi di conservazione, della quantita' di moto e
  del momento angolare, nemmeno; e' per questo che, in assenza
  di misure discordandi, ritengo che l'assunzione meno bizzarra sia
  quella di ritenere c costante. A meno che......

> Non si tratta di "martellarsi i maroni" ma di esplorare alternative.
>..........................

 A meno che queste teorie alternative non reintroducano qualche forma
 di 'etere'. Pero' in questo caso a me' sembra un tornare indietro,
 ai tempi pre 1905, ed in tutti i casi cercare una teoria piu'
 complicata della TRR per descrivere le stesse cose,
 ma non tutte, che per altre ha bisogno di ipotesi aggiuntive.

> No, si tratta di cose serie puoi leggere qualcosa in
> R.Mansouri and R.U Sexl,Gen.Rel.Grav. 8, 497-513 (1977)

 Visto che il lavoro e' di piu' di venti anni fa', ha avuto un seguito?
 dei riscontri sperimentali?, Oppure, appunto, il suo compito si e'
 esaurito nel dimostrare che e' possibile fare un teoria piu' complicata
 per descrivere le stesse cose, e poi restare tranquillamente negli
 scaffali delle biblioteche?

 Ciao.

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Received on Wed Oct 18 2000 - 00:00:00 CEST

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