Il 16/10/ avevo mandato un post, diversamente dalle altre volte
non ho avuto una 'ricevuta di ritorno'. nel dubbio non fosse
arrivato a destinazione, lo riinvio con qualche piccola aggiunta.
M. Brighi ha scritto:
> Dire che la velocita' della luce e' indipendente dal moto della sorgente
> non e' uguale a dire che questa velocita' risulta la stessa se misurata da
> qualunque osservatore. Anche il suono in aria ha una velocita' che non
> dipende dal moto della sorgente, pero' non per questo e' uguale in
> qualunque riferimento.
Intanto convieni che il dire che "la velocita' della luce e'
indipendente dal moto della sorgente", vuol dire che e' invariante?
era questo l'argomento del thread, e con il mio post volevo
far notare che questo e' un fatto sperimentale; per il resto
non si tratta di dire o non dire; a me risulta che
qualunque osservatore che finora abbia misurato c, ha
sempre misurato lo stesso valore ( ovviamente con una certa
precisione ), e questo indipendentemente dal fatto che la
sorgente fosse in moto, o imbullonata su di un massiccio
banco ottico ( nota che ho detto che ha sempre misurato lo
stesso valore di c )
> No, ripeto, il problema e' che non si riesce a misurare la velocita'
> della luce se non su percorsi chiusi, cioe' percorsi di andata e ritorno.
> Quello che si fa in realta' e' come se, uno che per salire e discendere
> da una impervia montagna, impiegando 6 ore misurate da un orologio
> posizionato nel campo base ai piedi della montagna, sostenesse che
> impiega esattamente 3 ore a salire e 3 ore a discendere. Per dimostrarlo
> parte dalla base alle 12 e arrivato in cima regola un orologio la' situato
> sulle 15 e torna alla base dopo 6 ore. Ora riferendosi a questi due
> orologi cosi' sincronizzati puo' ripetere la salita e discesa in qualunque
> momento e "dimostrare" ogni volta che impiega 3 ore a salire e 3 ore
> a scendere.
Be', in questo caso anche io avrei dei dubbi sul modo di
sincronizzare l'orologio, infatti non mi aspetto una simmetria
nei tempi di percorrenza dei due diversi tratti, l'uno in salita
e l'altro in discesa.
Ma nel caso della misura di c tra due punti, perche dovrei
aspettarmi una asimmetria nell'andare da A a B, e da B ad A ?
dalle equazioni di Maxwell nel vuoto no, dalla isotropia ed
omogeneita' dello spazio, alle quali sono legate due ben
sperimentate leggi di conservazione, della quantita' di moto e
del momento angolare, nemmeno; e' per questo che, in assenza
di misure discordandi, ritengo che l'assunzione meno bizzarra sia
quella di ritenere c costante. A meno che......
> Non si tratta di "martellarsi i maroni" ma di esplorare alternative.
>..........................
A meno che queste teorie alternative non reintroducano qualche forma
di 'etere'. Pero' in questo caso a me' sembra un tornare indietro,
ai tempi pre 1905, ed in tutti i casi cercare una teoria piu'
complicata della TRR per descrivere le stesse cose,
ma non tutte, che per altre ha bisogno di ipotesi aggiuntive.
> No, si tratta di cose serie puoi leggere qualcosa in
> R.Mansouri and R.U Sexl,Gen.Rel.Grav. 8, 497-513 (1977)
Visto che il lavoro e' di piu' di venti anni fa', ha avuto un seguito?
dei riscontri sperimentali?, Oppure, appunto, il suo compito si e'
esaurito nel dimostrare che e' possibile fare un teoria piu' complicata
per descrivere le stesse cose, e poi restare tranquillamente negli
scaffali delle biblioteche?
Ciao.
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Received on Wed Oct 18 2000 - 00:00:00 CEST