Re: confermare o confutare una legge: il caso della conservazione dell'energia

From: Multivac85 <multivac85_at_gmail.com>
Date: Fri, 21 Dec 2012 03:34:05 -0800 (PST)

On 20 Dic, 20:58, Paolo Russo <paol..._at_libero.it> wrote:
> [Multivac85:]
>
> > Questo con buona pace di Popper, o perlomeno di certe sue letture...
>
> Scusate se rimarco l'ovvio. Spero di non innescare
> discussioni che non avrei il tempo di seguire.
> E` vero che le teorie le fanno gli scienziati, ma sempre
> guidati dall'evidenza.

Preciso meglio il mio pensiero, mostrando che sostanzialmente siamo
d'accordo. Dividerei comunque il discorso in due parti, la prima
relativa alle leggi fisiche in generale, la seconda relativamente alla
legge di conservazione dell'energia in quanto legge singola e dunque
avente possibili peculiarit� rispetto alle altre.

Quando intendevo che di certe letture del principio di falsificazione
di Popper dobbiamo diffidare, intendevo letture "ingenue" di esso, che
trascurano il fatto che ogni teoria � collegata in una rete di altre
ipotesi e che quindi un'osservazione che sembra falsificarne una pu�
invece far ritenere che siano altre ipotesi secondarie a dover essere
modificate. Ad esempio, durante l'Ottocento, vennero compiute
osservazioni sull'orbita di Urano che sembravano violare di fatto le
leggi della meccanica newtoniana. Se si avesse dovuto applicare in
modo "immediato" il principio di falsificazione si sarebbero dovute
rivedere le leggi di Newton, in realt� invece le osservazioni dovevano
tener conto anche di altre ipotesi e infatti si � modificata
l'assunzione che Urano fosse il pianeta pi� esterno del sistema
solare, portando ad aggiungere l'esistenza di un pianeta pi� esterno,
Nettuno.

> Se qualcuno inventa un dispositivo per il moto perpetuo di
> prima specie, falsifica il principio di conservazione
> dell'energia in modo completo e definitivo e l'umanita`
> intera ne gioisce.
> Se invece qualcuno trova un fenomeno che viola il principio,
> ma stranamente non si riesce a escogitare nessun modo di
> sfruttarlo per produrre energia perche' in ogni ciclo che si
> riesce a realizzare l'energia che il fenomeno "crea" in una
> parte del ciclo non supera quella che inevitabilmente
> "distrugge" in un'altra parte del ciclo, il modo piu' ovvio
> di descrivere la situazione e` con una generalizzazione della
> legge di conservazione, posto che si riesca a far quadrare i
> conti. Mi sembra piu' un prendere atto dell'evidenza che un
> tentare di rigettarla.
>
> Ciao
> Paolo Russo

Su questo hai ragione per� precisando che nel caso del principio di
consevazione dell'energia occorre notare una sua particolarit� che ho
gi� segnalato prima e che il seguente scritto mi conferma:

http://www.lhup.edu/~dsimanek/museum/impossible.htm

The importance of geometry in physics could justify a separate essay.
The conservation laws of energy, momentum and angular momentum are
perhaps the most fundamental physics laws we have. And where do they
arise? From the underlying geometry of the universe. The German
mathematician Amalie Emmy Noether (1882�1935) showed the relation
between geometry and conservation laws in 1915 (published in 1918).
Noether's theorem is recognized as the foundation of the conservation
laws of physics. While the various versions of this theorem are highly
mathematical, the essence of them is this: If a physical process obeys
laws that are invariant (constant) over time, then the energy of this
process is conserved. If a process obeys laws that are invariant under
spatial transformation, then its momentum is conserved. If a process
obeys laws that are invariant under rotation, then its angular
momentum is conserved. This is seldom mentioned in popular treatments
of perpetual motion or even in elementary textbooks. Once its
significance is appreciated, it makes the efforts of perpetual
motionists seem pathetically misguided. They are playing around with
wheels, gears, pulleys, magnets and electrical devices, all of which
operate within the strict laws of physics imposed by geometry, and
therefore cannot achieve what the inventors hope for. Now if these
folks could figure a way to make something move continually around a
closed path downhill all the way, they might be onto something. They
would have modified the geometry of space, which would open up
wonderful possibilities for new physics. But no one has a clue how to
do that, and no hint that it's even possible.

In sostanza � perfettamente immaginabile una persona che costruisca
una macchina a moto perpetuo che violi la legge della conservazione
dell'energia, per� � immaginabile allo stesso modo con cui lo � una
persona che costruisca un modo per modificare il valore di pi greco o
far rendere non pi� valido il teorema di Pitagora. Come viene sopra
affermato, il principio di conservazione sembra proprio una
conseguenza non di propriet� fisiche della natura ma delle propriet�
matematiche e geometriche di essa. Dunque in effetti � scorretto sia
affermare che il principio di conservazione dell'energia sia
un'affermazione sul mondo decisa a capriccio dagli scienziati sia
affermare che esso � una legge che possa essere confutata
dall'esperienza allo stesso modo con cui si confuta l'esistenza di
altre leggi o di oggetti come un pianeta in un certo luogo. Insomma
questo principio sembra pi� vicino al teorema di Pitagora o al valore
di pi greco che in effetti non so quanto ha senso affermare che
possono essere confutati dall'esperienza...

Ciao.
Received on Fri Dec 21 2012 - 12:34:05 CET

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