"Valter Moretti" <moretti_at_science.unitn.it> wrote in message
news:39E49FD5.F871D0EF_at_science.unitn.it...
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> > "Federico Span�" wrote:
> >
> > Lo studio dei sistemi caotici (cioe', in ultima analisi, dei
> > sistemi mecanici non integrabili)
> >
> Ciao, cosa intendi per "integrabili"?
Ciao, metto insieme quel poco che so di matematica e le mie letture di
Prigogine per cercare di spiegare che cosa intendo per 'non
integrabili'.
Premesso che non ho conoscenze tali da capire alcunche' di quello che
hai scritto:
Usavo il termine 'non integrabili' solo perche' lo usava Prigogine, non
mi ero posto problemi piu' sottili.
Immagino che non ci sia una definizione precisa di 'sistema caotico'.
Credo che nella definizione si possano includere:
i sistemi deterministici (le cui leggi cioe' sono descritte da equazioni
in cui non compaiono termini casuali) il cui comportamento non e'
predicibile (basta il problema dei 'tre corpi' per ottenere questo);
i sistemi dissipativi;
altre cose che non so. Per esempio non so in che misura i due insiemi
che ho appena elencato possano intersecarsi.
In senso piu' stretto (e piu' utile) credo che vadano intesi come
sistemi caotici quelli dotati di un attrattore strano. Altrimenti a che
servirebbe studiarli?
Quello che mi premeva far sapere nel mio messaggio era che, per il
pubblico colto, lo studio dei sistemi caotici ha comportato due
sostanziali novita':
1. I sistemi fisici sono generalmente non predicibili;
2. Si possono studiare con profitto pratico sistemi impredicibili ma
dotati di attrattori strani.
Novita' non da poco, dato che comportano bazzecole come
l'irreversibilita' del tempo, che lo stesso Einstein non considerava.
Non so se la negasse, certo non la prendeva in considerazione.
Ciao
Federico Spano'
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Received on Sun Oct 15 2000 - 00:00:00 CEST