Re: paradosso Achille e tartaruga

From: (wrong string) � <fspano_at_flashnet.it>
Date: 2000/10/16

"ernesto" <ernesto.alto_at_iol.it> wrote in message
news:39e7aa1e.3306973_at_news.iol.it...
> Mi pare che ci sia un altro grosso problema: se lo spazio fosse
> continuo non c'� limite al piccolo e quindi si entra nell'assurdo con
> le singolarit� dove la massa si annulla in un punti adimensionale.
> Mi pare che sia meglio la teoria delle superstringhe che dimostrra
> come non sia possibile al di sotto della cosidetta dimensione di
> Planck e quindi, in pratica, quella sia la "grana" dello spaziotempo.
> Ernesto

Che poi possa essere meglio la teoria delle superstringhe non lo
discuto, ma come fai a sostenere che non ponendo limite al piccolo si
arriva a masse adimensionali?
Non porre limite al piccolo significa che puoi trovare masse piccole
quanto vuoi, ma sempre di dimensione non nulla. Non c'e' niente di
assurdo in questo. Dove starebbe la singolarita'?

Federico Spano'


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Nuova moderazione in fase di test - perdonate i disagi
Received on Mon Oct 16 2000 - 00:00:00 CEST

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