Re: Aiuto per una voce di Wikipedia

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Thu, 1 Sep 2022 14:26:24 +0200

abc ha scritto:
> Ho appena terminato questa voce di Wikipedia sulle meridiane del
> Palazzo del Governatore a Parma, per ora parcheggiata in una pagina di
> prova:
>
>
https://it.wikipedia.org/wiki/Utente:Clop/Sandbox/sottopagina#La_meridiana_a_tempo_vero_e_medio
>
> Prima di pubbicarla vorrei che la controllaste, per segnalare
> eventuali castronerie matematico-astronomiche che ho inserito.
Concordo col giudizio positivo di Franco. Chi mi legge sa che sono
molto polemico con le voci a carattere scientifico su wikipedia
italiana, anzi che di regola ne sconsiglio la lettura.
Qui siamo su un altro livello.
Direi che "castronerie" non ce ne sono, però qualcosa mi pare si possa
migliorare.

La prima cosa che mi viene in mente è che suggerirei un cenno di
maggiore spiegazione sull'uso del termine "vero".
Chi conosce l'argomento sa bene che cosa significa, ma il lettore
comune può essere portato ad attribuire a qull'aggettivo un
significato troppo forte.
Sarebbe quindi opportuno chiarire in qualche punto che si tratta di un
termine della tradizione astronomica, la cui definizione esatta è:
angolo orario del Sole, misurato in senso orario a partire dal
meridiano, più 12 ore.
In più (questo è scritto verso la fine, ma forse andrebbe messo in una
cornice o qualcosa di simile) si tratta di un tempo "locale", perché il
meridiano del luogo dipende dal luogo; più esattamente è definito dalla
longitudine rispetto al meridiano di Greenwich).
Ne segue (questo è detto) che il tempo locale a Parma differisce da
quello a Greenwich e da quello del meridiano dell'Europa centrale (15°
Est di Greenwich).
Per inciso, è detto
> il tempo medio di Parma ... è 18 minuti e 41 secondi più avanti
> rispetto a quello del nostro fuso orario,
mentre è vero il contrario: è indietro, come è correttamente
esemplificato una riga dopo.

Per la stessa ragione eviterei d'insistere sul termine
"convenzionale". Il termine astronomico è "medio", ed è definito in
modo da essere un tempo uniforme, mentre il tempo "vero" non lo è.
Lo scostamento non è piccolo: si accumula nel tempo e raggiunge circa
un quarto d'ora l'11 febbraio e il 2 novembre (in versi opposti).
Non userei il termine "lemniscata" e nn parelerei di "curva algebrica".
Le lemniscate della geometria sono curve algebriche, ma l'analemma non
lo è: ricorda una lemniscata, ma tra l'altro manca della simmetria tra
i due lobi.

Quanto alle cause della differenza tra tempo solare medio e vero,
correggerei la frase
> a causa della prima e seconda legge di Keplero: la diversa velocità
> della Terra intorno al Sole nel corso dell'anno a volte anticipa, a
> volte ritarda il momento del mezzogiorno "vero"
per due ragioni.
La prima è che a rigor di logica le leggi di Keplero dicono solo che
cosa succede *se* un pianeta ha una determinata orbita. Non sono le
leggi di Keplero a obbligare la Terra a un'orbita eccentrica.
Direi piuttosto: a causa dell'eccentricità dell'orbita della Terra la
velocità angolare della Terra attorno al Sole è maggiore al perielio
(gennaio) e minore all'afelio (luglio). Di conseguenza il tempo solare
vero rallenta su quello medio nel semestre invernale e riguadagna in
quello estivo.

Ma c'è anche un altro effetto: l'obliquità dell'asse terrestre. Il
Sole in cielo non percorre l'equatore celeste, bensì l'eclittica.
Anche se il moto del Sole fosse uniforme sull'eclittica, la sua
proiezione sull'equatore (che determina l'angolo orario) non sarebbe
uniforme: sarebbe più veloce ai solstizi e più lento agli equinozi,
con effetto opposto sulla differenza tra tempo solare vero e medio.

Quello che mostra l'analemma è la somma di questi due effetti.

Aggiungo ora delle considerazioni diverse, relativa ai dati.
Leggo la latitudine data con l'appross. del decimo di secondo d'arco.
Sulla superficie terrestre questo significa 3 metri, quindi
bisognerebbe sapere *dove* la latitudine è stata misurata.
Credo che anche 200 anni fa misure così precise fossero possibili, ma
non ritengo che un dato così preciso sia necessario per la
progettazione e costruzione di un orologio solare; fra un momento
spiego perché.
Quanto alla "declinazione" della parete, data al secondo, dubito che
sia un dato significativo.
Un conto sono le accuratezze possibili in uno strumento meccanico,
come uno strumento dei passaggi e simili; un altro è un'opera in
muratura. Ma per la stessa ragione una tale pignoleria nei dati è
inutile, perché meridiana od orologio solare non possono dare il tempo
meglio di un minuto, che nel moto diurno del Sole corrisponde a 15'.
Altro che secondi!
(Del resto, il quadrante degli orologi solari ha una suddivisione che
non scende sotto i 5 minuti, confermando quanto ho detto.)
Lo stesso vale per ciò che si dice sull'orientamento dello gnomone.
Vorrei sapere quale muratore o fabbro poteva (e potrebbe anche oggi)
disporre uno gnomone con la precisione supposta da quei dati...

Finisco con le notizie che vengono date circa due restauri: nel 1907 e
2006. Mi ha suonato un campanello d'allarme: si sa qualcosa di che
restauro sia stato fatto? Sono stati manomessi orologi e meridiana?
(per es. smontati e rimontati?)
E' ovvio perché lo chiedo: in operazioni del genere potrebbero essere
state alterate per es. le posizioni degli gnomoni, con tanti saluti
all'accuratezza dell'opera.
Tra parentesi, uno che risieda a Parma potrebbe senza difficoltà
procedere a una taratura degli orologi, eseguendo sistematiche lettura
a ore controllate con un orologio affidabile (penso che già un
cellulare sia sufficiente).
Chi si provasse verificherebbe subito la difficoltà ad apprezzare
anche il minuto, come ho detto sopra. La ragione è che l'ombra dello
gnomone e la macchia di luce sulla meridiana sono sfumate, perché il
Sole è una sorgente di luce estesa. Dato che il diametro angolare del
Sole supera i 30', corrispndenti in tempo a 2 minuti, se ne deduce
quanto ho asserito.

Nota: Nel citato sito del Comune ho trovato scritto:
> Nel 1829, su commissione della Duchessa Maria Luigia, furono
> realizzate le grandi meridiane della facciata per mano di L. Ferrari
> e L. Pazzoni,
Forse l'interessamento di Maria Luigia andrebbe ricordato. Credo di
sapere che ancor oggi a Parma la si ricorda come esempio di buon
governo.

Ho scritto molto (troppo?) ovvsmnte non mi aspetto che tutto venga
inserito. Ma mi è sembrato necessario spiegare il perché delle
modifiche che propongo.
Non ho fatto poposte precise alla lettera: ho preferito lasciarti
libero di valutare che cosa e come considerare.
Buon lavoro.
-- 
Elio Fabri
Received on Thu Sep 01 2022 - 14:26:24 CEST

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