Re: R: Moto assoluto o relativo?

From: Valter Moretti <moretti_at_science.unitn.it>
Date: 2000/10/06

Giulio wrote:
>
> Riprendo come esempio il paradosso dei gemelli
> Il vostro dubbio e' noto come paradosso di Dingle, anche se Dingle mirava a
> trovare contraddizioni nella teoria
> Dingle ha costruito a suo tempo questa dimostrazione deduttiva:
> D1. (Premessa maggiore) Secondo il postulato di relativit� se due corpi (ad
> esempio due orologi identici) prima si separano poi si riuniscono non c'�
> alcun fenomeno osservabile che possa mostrare in senso assoluto che uno si �
> mosso anzich� l'altro.
> D2. (Premessa minore) Se dopo il riavvicinamento un orologio fosse ritardato
> di una quantit� dipendente dal movimento relativo, e l'altro no, questo
> fenomeno mostrerebbe che il primo si � mosso e non il secondo.
> D3. (Conclusione) Pertanto, se il postulato di relativit� � vero, gli
> orologi debbono essere egualmente ritardati, o non esserlo affatto: in ogni
> caso i loro quadranti debbono mostrare lo stesso tempo dopo la riunione se
> lo mostravano prima della separazione.

Ciao, Pero' questo sillogismo, cosi' come enunciato e' sbagliato perche'
il principio di relativita'speciale di Einstein non e' stato usato in D1
correttamente. Infatti puo' invece accadere che due orologi
identici, inizialmente nello stesso posto, in quiete e sincronizzati
si allontanino e poi si riavvicinino e che uno dei due risulti essere in ritardo
rispetto all'altro: e' sufficiente che uno dei due sia rimasto in quiete
in un sistema inerziale. Infatti il ritardo proverebbe che uno si e' mosso,
nel senso che ha *accelerato*, *rispetto ad un sistema di riferimento inerziale*
e l'altro no e cio' e' *del tutto* compatibile con il principio di relativita'
speciale di Einstein.



>
> Per Dingle il paradosso dei gemelli non poteva sussistere.
> Un altro modo di salvare la teoria considerando giusto questo ragionamento
> e' proprio quello di abbandonare il principio di relativita' ristretta su
> cui si fonda l'omonima teoria
> A mio parere il tutto e' risolvibile semplicemente considerando
> l'accellerazione che ha subito uno dei 2 gemelli
> Come avrebbero potuto i 2 gemelli confrontare i loro orologi se uno dei 2
> non avesse invertito la rotta e fosse tornato indietro (quindi coinvolgendo
> delle accellerazioni)?
> Il principio di relativita' ristretta e' appunto ristretto ai semplici moti
> inerziali, ma se i gemelli si muovessero sempre con moto inerziale non
> avrebbero modo di confrontare i loro orologi e quindi non saprebbero se
> effettivamente uno e' piu' giovane dell'altro.

In effetti e' proprio cosi'.


>
> Il principio di relativita' generale afferma invece l'eguaglianza di tutti i
> sistemi di riferimento indipendentemente dal loro moto, questo sulla base
> della famosa equivalenza tra massa gravitazionale e massa inerziale
> Purtroppo non conosco sufficientemente bene la relativita' generale, ma
> suppongo che esista una spiegazione analoga
> Comunque in relativita' ristretta il principio e' perfettamente salvato
> Ciao
> Giulio, ecotign_at_tin.it
>
>

Tutto il discorso si concentra nella frase, che pero' cosi' come
l'hai scritta e' molto ambigua:

> l'eguaglianza di tutti i
> sistemi di riferimento indipendentemente dal loro moto

che andrebbe discussa approfonditamente, purtroppo io non ho tempo...

Ciao, Valter
--
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Received on Fri Oct 06 2000 - 00:00:00 CEST

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