Re: Interpretazione Principio Antropico

From: Tommaso Russo, Trieste <trusso_at_tin.it>
Date: Tue, 31 Aug 2010 22:31:04 +0200

Elio Fabri ha scritto:

> Piu' o meno si ragiona cosi': proviamo a immaginare un mondo in cui
> tutte le leggi della fisica siano esattamente quelle che conosciamo,
> ma siano soltanto diversi i valori di alcune costanti fondamentali
> (tipo la costante di gravitazione o la carica dell'elettrone o altre).
> Si cerca allora di dimostrare che anche con piccole variazioni delle
> suddette costanti il mondo sarebbe cosi' diverso da rendere
> impossibile la vita.

Io credo che i lavori di Prigogine sulle strutture dissipative
autoorganizzantisi abbiano fatto piazza pulita gia' di questa tesi,
dimostrando che, indipendentemente dai valori delle costanti universali,
la vita e' un fenomeno inevitabile in qualsiasi Universo abbastanza
complesso e che non si trovi costantemente all'equilibrio termodinamico.

"Vita", non necessariamente nelle forma in cui la conosciamo noi. Ma che
l'intelligenza di alcune forme di bipedi implumi abbia qualche ragione
per essere preferita a qualsiasi altra forma di intelligenza continuano
a pensarlo solo pochi fra i bipedi implumi sedicenti intelligenti.

Ciao
-- 
TRu-TS
Buon vento e cieli sereni
Received on Tue Aug 31 2010 - 22:31:04 CEST

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