Re: Comprensione del mondo
Beh, io sono credente e quindi una risposta ce l'ho...
Beh io non sono credente caro Tom, quindi per me risulta pi� difficile
trovare una spiegazione. Vorrei che veramente ci fosse un Dio, un Creatore
buono, ma allora mi verrebbe spontaneo chiedermi perch� *Lui* esiste e tutte
le relative domande. Per me anche la fede porta ad un loop dal quale non si
riesce ad uscire, a meno di rinunciare a tentare di indagare sulla natura di
*Lui*. Ma in quest'ultimo caso noi non avremmo allora nemmeno il diritto di
affermare che "Dio � buono", che "Dio ci ama", perch� ogni affermazione del
genere significherebbe dare un *giudizio* su...*Qualcuno...!!!* che dovrebbe
essere al di sopra del nostro livello di leggi (vedi la risposta che ho dato
a Valter in questo thread); quindi sarebbe una contraddizione.
>
> Tuttavia,non � detto che si riesca a trovare Il perch� del mondo.
Il perch� del mondo...Bisogna distinguere tra i diversi significati della
parola. Io non cerco i *motivi* che potrebbero aver spinto *un creatore* a
fare il mondo cos� com'�, visto che sono ateo. Cerco piuttosto una risposta
alla seg. domanda:
forse che esistano diversi livelli di leggi? Ci� che noi chiamiamo
metaleggi, non potrebbero essere leggi pi� universali?
Ad. es. ogni evento che riguarda il nostro cervello pu� essere spiegato in
termini chimico-fisic, ma la mente, l'autocoscienza forse no.
L'autocoscienza non potrebbe essere regolata da leggi che trascendono quelle
comuni con le quali voi fisici avete a che fare ogni giorno?
> Qualcuno,come Barrow (che ho personalmente sentito parlare al "Meeting" di
Rimini) sostiene,nel suo "perch� il mondo �
> matematico" che,se l'Universo fosse tanto semplice da poter essere
compreso,non ci sarebbe nessuno a poterlo comprendere...
Questa affermazione sinceramente non la capisco...boh!
> Questa a prima vista sembra una conseguenza del Principio Antropico.
> Io,per�,mi sono fatto un'Idea a proposito: la Scienza,in s�
> stessa,non risponder� al "perch� Ultimo",perch� senn� significa
> che un perch� C'E'.
Ma secondo il tuo punto di vista - del credente - ci DEVE essere un perch�;
altrimenti il Dio nel quale tu credi avrebbe dovuto fare il mondo senza un
motivo. Non � cos�?
>Questo fatto divide e,al contempo,unisce
> piuttosto bene i ruoli di Scienza e Religione.
Come ho gi� detto all'inizio del post: la religione, essendo una costruzione
umana, non pu� nemmeno lontanamente avvicinarsi al perch� ultimo, il quale
dovrebbe essere - se c'� - ad un livello superiore al nostro, quindi
irragiungibile. In caso contrario allora anche la scienza potrebbe un giorno
arrivarci. Quindi o sia la scienza che la religione non possono trovare il
perch� (caso1) o tutte e due sono in grado di farlo.
> Vi saluto e spero che questo Thread si sviluppi con molti contributi.
Ciao, spero che risponderai punto per punto a questo post.
A.Giulio - Roma
P.S. Scusate se certi argomenti li sto trattando in maniera un p� confusa,
ma sono cose difficili :-)
Received on Wed Sep 20 2000 - 00:00:00 CEST
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