Re: Destino dell'universo
ernesto wrote:
>
> Certamente c'� un margine d'errore ma � molto piccolo (non ho
> sottomano Nature ma ricordo che era davvero piccolo) in ogni modo
> stanno per ripetere la misurazione con un sistema ancora pi� preciso.
> Il fatto che il rapporto tra la densit� di energia e la densit�
> critica tenda a 1 � stupoefacente comunque.
> Se omega fosse stato uguale a 1, esattamente a 1, al momento del Big
> Bang, allora e solo allora resterebbe a 1 per sempre!!! Perch� se
> fosse stato anche di possimo diverso da 1 sarebbe poi aumentato
> rapidissimamente nel tempo e dopo 15 miliardi di anni non bsarebbe pi�
> nei "dintorni" di 1. Gi� prima di queste misurazioni i cosmologi
> calcolavano che se omega era compreso tra 0, 1 e 2 aallora al momento
> del Big Bang avrebbe dovuto essere diverso da 1 solo come massimo di
> una parte su 10^15!!!! Con le misure di adesso tale discostamento
> massimo sar� salito a una parte su 10^50!!!!
> Secondo kme qui siamo davanti a un enigma davvero grande. Sai, dire
> che il ghiaccio galleggia perch� se cos� non fosse, noi non saremmo
> qui, mi sta bene, idem per tutte le costanti fini: ma che diavolo
> c'entra questo curioso equilibrio universale? Noi saremmo vissuti
> benissimo sia in un universo chiuso che in uno a sella. E allora?
> Hai qualche idea?
>
> ciao
> ernesto
Ammetto che la cosa e'davvero misteriosa e sicuramente molto interessante,
pero' conosci l'esempio del "tacchino induttivista" di Bertrand Russell?
Bene questo tacchino riceveva il cibo tutte le mattine ad una certa ora,
per diversi anni. Allora il tacchino si fa una certa idea del mondo,
per "induzione".
Ed elabora delle leggi sulla struttura del mondo. Che il mondo e' benevolo
con lui e che ad una certa ora per una certa legge che struttura il mondo
compare il cibo nel posto stabilito.
Orbene, arriva la mattina di Natale di un certo anno e all'ora fatidica
in cui per "la legge del tacchino" doveva comparire il cibo...
gli tirano il collo!
Come vedi e' nella natura delle cose che l'induzione puo' essere fallace.
Io non sono cosi' scettico come la storiella di Russell propone e come fisico
tendo a fidarmi dell'induzione, ma solo quando e' riguarda proposizioni
riferite, in linea di principio, ad una classe di *oggetti fisici* disponibili sempre
ed ovunque (sistemi fisici limitati) e quando le proposizioni sono corroborabili
di continuo con esperimenti fattibili, in linea, di principio, sempre ed ovunque.
Da questo punto di vista le proposizioni cosmologiche sono da trattarsi con
sospetto ed da analizzarsi con piu' cura delle normali proposizioni della fisica
per sistemi limitati.
In particolare quelle che trattano non leggi di oggetti fisici con le caratteristiche
di riproducibilita' di cui sopra, ma addirittura *meta leggi cosmologiche* cioe'
1) della struttura generale delle leggi della fisica e
2) applicate all'universo ed alla sua storia in toto
(es. il principio antropico nelle sue varie forme).
Ciao, Valter
Received on Tue Sep 05 2000 - 12:21:21 CEST
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