Re: Aria fredda dal ventilatore (?!)
the Volk ha scritto nel messaggio ...
|
|L'aria prodotta dal ventilatore non e' piu' fresca (cioe' a temperatura
|minore) ma sicuramente abbassala temperatura del tuo corpo.
|Questo perche'Il tuo corpo e' piu' caldo dell'ambiente circostante.In
|Condizioni di aria ferma tende a riscaldare l'aria attorno a se ce dunque
|raggiunge una temperatura quasi uguale. Si crea cioe' uno strato di aria
|calda attorno. Inoltre sudando il sudore resta localizzato attorno al
|corpo che dunque e' circondato da uno straterello di aria calda e umida
|che impedisce un efficente raffreddamento. La ventilazione provoca la
|rapida rimozione di tale strato e dunque un piu' efficente scambio
|termico.
Scusa, ma se il ventilatore mi buttasse addosso aria calda,
io non potrei sentire fresco.
Il mio corpo, prima in equilibrio con l'aria esterna, riceverebbe
calore, e dovrebbe sentire caldo, proprio come davanti a una stufa.
In effetti la stufa crea movimento nelle molecole dell'aria,
ma di tipo disordinato, con le molecole che se ne vanno un po'
in tutte le direzioni, e rimbalzano spesso fra loro. Invece
il ventilatore preme le molecole a contatto con l'elica tutte
in avanti, nella stessa direzione (pi� o meno) e le molecole
arrivano quasi a non toccarsi fra loro, per un certo spazio.
Infatti � come se marciassero come dei soldatini incolonnati,
che solo dopo un po' di cammino cominciano a sfaldarsi.
Dunque il mio corpo, vicino al ventilatore, � a contatto
con strati d'aria che arrivano in fase (pi� o meno) e
che mi toccano una volta sola (tutte assieme) ad ogni
rotazione dell'elica del ventilatore. Se invece mi metto
davanti a una stufa, questa mi manda molecole pi� veloci,
ma con moto caotico, e il mio corpo � colpito molte volte,
da tutte le direzioni, e in modo sfasato.
Il contrario avviene nel ventilatore, che aumenta la velocit�
delle molecole (come la stufa) ma le coordina in movimenti in fase.
Credo che la differenza sia questa, visto che entrambi
aumentano la velocit� delle molecole dell'aria.
In ogni caso, che differenza ci sarebbe fra una stufa e
un ventilatore, se questo non facesse effettivamente... fresco.
L'aria davanti a una stufa si scalda.
L'aria davanti a un ventilatore si fredda.
O no?
Angelo Dinelli
From dimiccob_at_libero.it
moretti_at_science.unitn.it Wed Sep 6 13:12:05 2000
To: it_at_scienza.it
Return-Path: <dimiccob_at_libero.it
moretti_at_science.unitn.it>
Status: O
X-Google-Language: ITALIAN,ASCII
X-Google-Thread: fdac8,f8470043caf07415,start
X-Google-Attributes: gidfdac8,public
X-Google-ArrivalTime: 2000-09-06 04:21:35 PST
From: "Biagio" <dimiccob_at_libero.it>
Subject: R: lagrangiana materiale per un fluido perfetto
Date: 6 Sep 2000 13:12:05 +0200
Organization: [Infostrada]
Approved: Aniello Saggese <saggese_at_sa.infn.it>
Message-ID: <VVdt5.10579$_U1.175196_at_news.infostrada.it>
NNTP-Posting-Host: beatles.cselt.it
X-Priority: 3
X-MSMail-Priority: Normal
X-Newsreader: Microsoft Outlook Express 5.00.2314.1300
X-MimeOLE: Produced By Microsoft MimeOLE V5.00.2314.1300
Old-NNTP-Posting-Host: 151.21.239.216
X-Complaints-To: abuse_at_libero.it
X-Trace: news.infostrada.it 968190709 151.21.239.216 (Tue, 05 Sep 2000 23:51:49 MET DST)
NNTP-Posting-Date: Tue, 05 Sep 2000 23:51:49 MET DST
X-Code: isf 000906.0005.26523
----- Original Message -----
From: Valter Moretti <moretti_at_science.unitn.it>
Sent: Sunday, September 03, 2000 5:29 PM
Subject: Re: lagrangiana materiale per un fluido perfetto
>
> Ciao, non riesco proprio a capire cosa avete fatto sugli appunti!
> La lagrangiana di un fluido ideale (classico?) come sarebbe fatta?
No il fluido � relativistico. Sugli appunti � indicata la seguente
espressione
Lm = rho + U, dove rho � la densit� del fluido e U la sua energia interna,
si assume inoltre che U/rho sia una funzione di rho e la si scrive come:
Lm = rho(1 + lambda) a questo punro si effettua la seguente considerazione:
uso notazione latex:
\rho^2 = \rho^2 U_{k}U^{k} (semplicemente perch� U_{k}U^{k} = 1)
variando questa espressione si esprime \rho\delta\rho in funzione di g e
delle su derivate nonch� dei vettori J^{k}. Dopodich� si valuta il tensore
energia impulso a partire dalla 94,4 del landau (senza variazioni rispetto
alle derivate delle g) e con trucchi vari, tipo somma di oggetti
antisimmetrici a divergenza nulla, si arriva ad un espressione di T
contenente rho lambda e g(ij).
A questo punto per trovare la dipendenza funzionale di lambda da rho si
fanno considerazioni termodinamiche.
Spero di essere stato piu' dettagliato, non pretendo di essere piu' chiaro,
e spero che tu abbia ancora voglia di aiutarmi :-) :-) bye
>
> Ciao, Valter
Received on Wed Sep 06 2000 - 13:12:07 CEST
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Fri Nov 08 2024 - 05:10:38 CET