Re: La radiazione di fondo è un'onda stazionaria?

From: Daniele DADO <daniele.onorati_at_tin.it>
Date: 2000/08/24

dumbo wrote:

> S�, pare anche a me. Non so, pu� darsi che negli studi che sono
> stati fatti sulle onde stazionarie in spazio curvo ci si riferisca a onde
> che hanno gi� invaso tutto lo spazio, come dici tu. Se � cos� la mia
> osservazione sulla quantizzazione della quantit� di moto di _qualunque_
> oggetto vale meno di un fico secco. Per� bisogna vedere se � davvero cos�.

Ovviamente io parlavo secondo il senso comune: e' anche vero che in MQ e
nella RG il tempo non ha proprio la stessa interpretazione.
Se parliamo di funzioni d'onda:
- con che velocita' si propagano?
- ha senso parlare di propagazione di una funzione d'onda?
(queste domande denotano soprattutto i mie limiti ... purtroppo ...)
L'unico modo per risolvere il problema delle dimensioni dell'universo mi
sembra quello di ammettere una velocita' di propagazione infinita delle
funzioni d'onda, sul che non mi pronuncio se non sollecitato (non sono
masochista fino a tal punto ;-) ).
 
> Credo comunque che una quantit� di moto minima
> e una minima energia (anche se non uno spettro
> discreto) uguali rispettivamente a p(min) ~ h / R e a
> E(min) ~ (h / R ) ^ 2 / m (caso non relativistico) e
> E(min) ~ h c / R (caso relativistico) con R = raggio dello
> spazio dovrebbero esistere davvero se lo spazio � chiuso.
> Non credo proprio che sia possibile una lunghezza d'onda
> di de Broglie superiore alla circonferenza dell'universo!
> Non vedo che senso fisico potrebbe avere una cosa del genere.
> Sei d'accordo?
 
Su questo oso sbilanciarmi e la penso esattamente come te; d'altra parte
di che valori stiamo parlando? (se non sbaglio i conti 10^-50 +/- 10
zeri ... :-) )
D'altra parte applica il p. di indeterminazione a tale energia e trovi
un dt pari al tempo di percorrenza dell'universo alla velocita' della
luce.

> > Ricollegandomi all'altro mio post nello stesso thread, come la mettiamo
> > con le metriche locali se esse non si dilatano?
>
> Non ho capito la domanda. Ti dispiace riformularla?
 
Ti riporto l'altro post per maggior chiarezza o nell'ipotesi che sia
andato perso:

-----begin

Come al solito mi intrometto ...
Se ho capito bene quello che dici, per riassumere:

Landau:
L'espansione e' "omogenea" ma le forze di legame impediscono ai regoli
di allungarsi; le distanze interatomiche rimangono le stesse (ma
rispetto a cosa?, a questo punto cosa serve la metrica?).
Mi sorge pero' un dubbio: in questo caso ci dovrebbero cmq essere delle
forze di espansione, seppur infinitesime, agenti su tutte le particelle?
In tal caso i sistemi perdono energia a causa dell'espansione? (lo so,
non e' bene, ma per ragionare in termini di fisica classica tali forze
compiono un lavoro se misuro gli spostamenti rispetto alla metrica
locale ma non lo fanno se li misuro rispetto ai regoli) Piu' ci penso e
piu' sono confuso ...

MTW:
L'espansione e' disomogenea; ci sono dei "grumi" nel foglio di gomma
creati dalle forze di legame che ANNULLANO COMPLETAMENTE l'espansione
locale (questo per non ricadere nell'ipotesi precedente ove l'effetto e'
omogeneo anche se infinitesimo). In questo caso l'espansione, non
essendo omogenea, comporta anche delle curvature per mantenere le
condizioni al contorno con le varie metriche locali. Tuttavia per
annullare completamente l'espansione all'interno delle metriche locali
presumo bisognerebbe prevederlo nella tanto attesa teoria della
gravitazione quantistica?

Per finire, utilizzando i dati che hai fornito, salvo errori, mi risulta
che la velocita' di espansione raggiunge c per una distanza di 3.2 mld
di anni luce.

Spero di essere stato sufficientemente chiaro almeno da farmi capire ...

-----end

in soldoni il problema e' lo stesso:
lo spazio si espande ma i regoli no (se i regoli si allungassero non
avrebbe senso parlare di espansione); ho spiegato sopra i miei dubbi:
Landau: l'espansione e' omogenea e non esistono metriche locali (o
meglio le metriche locali si espandono come tutto il resto). A questo
punto con una battuta mi chiedo a cosa serva la metrica se "il metro"
cambia di lunghezza rispetto ad essa. Se misuro le costanti universali
rispetto a tale metrica (ammesso che cio' sia possibile) trovo che esse
variano nel tempo mentre non lo fanno rispetto al mio righello. A questo
punto pero' il concetto di inerzia mi vacilla un po'.
MTW: l'universo e' un patchwork di metriche locali "rigide" rispetto
all'espansione; un palloncino con dei grumi creati, non si sa bene,
dalle masse o dalle forze di coesione. Faccio notare che i grumi sono
"infinitamente rigidi" e quindi la metrica rimane incollata al mio
righello. In tal modo la curvatura locale rimane la stessa nonostante
l'espansione. I problemi sorgono quando voglio trasportare un righello
da una galassia ad un'altra: cosa capita? e come faccio ad accorgermi
che l'universo si espande?

Ok, prometto che mi rimettero' a studiare un po' perche' rischio di dire
solo stupidaggini ...

> > Questa faccenda si fa sempre piu' complicata ...
>
> Dovremmo perderci di coraggio solo perch� una cosa
> � difficile? Mai e poi mai.
 
Chi la dura la vince !!!
(anche se ho qualche dubbio che sia sempre cosi' ... :-( )

Ciao,
Daniele
Received on Thu Aug 24 2000 - 00:00:00 CEST

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