Re: Stupidario della fisica

From: Valter Moretti <moretti_at_science.unitn.it>
Date: 2000/08/17

Justinian wrote:

> > se l'elettrone e' "incollato" al nucleo deve avere la sua posizione
> > compresa nelle dimensioni del nucleo e la su velocita' conosciuta con la
> > stessa incertezza della velocita' del nucleo, se immagini di poter fare
> > una misura al limite del principio di indeterminazione sul protone che
> > costituisce il nucleo vedi che violi il principio di indeterminazione
> > per il protone che avedo una massa circa 2000 volte piu' piccola ha
> > un'indeterminazione 2000 volte piu' piccola sulla quantita' di moto,
> > quindi se hai che Dx*Dp=h per il protone hai che Dx*Dp=h/2000 per
> > l'elettrone in palese violazione del principio di indeterminazione per
> > cui Dx*Dp>=h/2 (le h si intendono h tagliate)
>
> Questo ragionamento non mi convince. Ammesso che
> il Dx sia comune per elettrone e protone, non si vede perche'
> le incertezze sulle velocita' siano le stesse. Inoltre facendo scattering
> di elettroni sul nucleo posso portare gli elettroni vicini quanto voglio
> al nucleo, pur di aumentarne la velocita'.
>
> Io credo che l'affermazione: "l'elettrone non puo' cadere sul nucleo
> per il principio di indeterminazione" sia falsa.
>
> Piuttosto scriverei: "L'elettrone non puo' cadere sul nucleo perche'
> quello non sarebbe uno stato stazionario della hamiltoniana
> della meccanica quantistica". Non e' una spiegazione molto fisica, ma e'
> credo l'unica possibile.
>
> Justinian

 Secondo me le perplessita' di Justinian sono motivate: l'elettrone
 non "cade nel nucleo" perche' se e' in uno stato stazionario attorno
 al nucleo allora deve comportarsi come l'equazione di Schroedinger
 comanda: essere in un orbitale.
 Tra parentesi, anche il MQ esiste il fenomeno di decadimento sul
 nucleo e si chiama "cattura K" : in certi atomi l'elettrone piu' interno
  ha una probabilita' non nulla di cessere assorbito dal nucleo che
  diminuisce il numero atomico (emettendo un fotone gamma o X
  ed un neutrino se ben ricordo [sono passati tanti anni da quando
  ho letto di queste cose] ) e' allora ovvio che per tali atomi le forze
  d'interazione tra il nucleo e l'elettrone non sono
  approssimabili del tutto usando il potenziale coulombiano attrattivo,
  ma deve esserci un'altra parte, una "perturbazione" dovuta
  all'interazione debole.

  L'argomento che usa il principio di indet, se ricordo bene
  credo che fosse dovuto a Majorana e fosse un tentativo elementare
  agli albori della fisica nucleare di spiegare perche' nel nucleo
  atomico non ci sono elettroni (come invece credeva Fermi all'epoca).
  Piu' di questo non ricordo (attingo dalla mia memoria di
  "letture d'infanzia" di quasi 20 anni fa e la memoria inganna!)

   Ciao, Valter
Received on Thu Aug 17 2000 - 00:00:00 CEST

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