Re: ancora probabilità

From: Giorgio Pastore <pastgio_at_univ.trieste.it>
Date: 2000/08/14

\"Daniele \\\"DADO\\\"\" wrote:

>
> Mi unisco al disagio: dalla risposta di G.Pastore devo desumere che la
> sua interpretazione dell'indeterminazione e' puramente "sperimentale"
> derivante dall'impossibilita' di misure "infinitamente" precise?
> Come si concilia allora con i fenomeni di interferenza rilevabili anche
> con particelle massive? Come puo' un problema di misurazione creare
> un'interferenza ossia impedire ad una particella di giungere in una
> determinata zona di uno schermo anche se "lanciata" singolarmente?
> In attesa di delucidazioni ...
>
Riesco a rispondere con un certo ritardo (un po' di vacanze...).

Forse non sono riuscito a chiarire il punto circa l' indeterminazione
come avrei voluto.

Io per indeterminazione preferisco intedere solo il p. di indeterminazione.
Questo e' un concetto che pone limiti solo alla misurabilita' (in
principio) indefinitamente precisa di COPPIE di osservabili su un
sistema preparato in un determinato stato quantistico.
Sempre "in principio" (astraendo cioe' dalle limitazioni dovute alle
imprecisioni sperimentali) non c'e' nulla che impedisca di misurare il
valore di UN osservabile con la precisione che si vuole per un sistema
quantistico in un determinato stato.

Per un sistema isolato ci sono stati ed osservabili che permettono di
ripetere un nulero indefinito di volte una misura a precisione altissima
trovando SEMPRE lo stesso valore. P. es. se faccio una misura di spin su
uno stato corrispondente alla
componente S_z = 1, trovero' S_z =1 con precisione infinita qualunque
numero di volte vorro' ripetere la misura (ovviamente supponendo che le
interazioni con l' ambiente siano trascurabili).

Dove le cose si complicano e' se misuro un' osservabile su uno stato che
non sia autostato di quell' osservabile. A questo punto la MQ si
comporta in modo essenzialmente diverso dalla MC: il processo di misura
modifica lo stato quantistico e fornisce un risultato compatibile con i
possibili valori dell' osservabile in questione ma senza alcuna
possibilita' di prevedere quale al di la' della distribuzione di
probabilita' tra i diversi valori possibili.

I problemi con le interferenze e non. Nascono proprio dal fatto che il
processo di misura e' una modifica catastrofica dello stato e puo' far
passare da stati corrispondenti ad interferenza ad altri in cui questa
e' assente.

Ciao

Giorgio Pastore
Received on Mon Aug 14 2000 - 00:00:00 CEST

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