Re: Il futuro del nucleare, non solo in Italia

From: Luca85 <pres8_at_pres8.biz>
Date: Tue, 13 Jul 2010 13:52:54 -0700 (PDT)

> Niente di strano: � la fonte fossile pi� pulita (sia dal punto di vista
> dell'emissione di polveri PM10, etc., sia dal punto di vista
> dell'emissione di CO2), � relativamente a buon mercato, � tanto, �
> distribuito su pi� Paesi e quindi se ne pu� diversificare
> l'approvviggionamento e sfruttarlo costa poco in termini di realizzazioni
> di impianti a ciclo combinato.

Non saprei. Non conosco nessun campo dove affidarsi ad un'unica
soluzione sia pi� sicuro che diversificare.
Il giorno che un paese da cui passano i gasodotti chiudono i rubinetti
ci troviamo in braghe di tela. Non dico che il metano non abbia tutte
le ottime propriet� che elenchi, dico che avere una sola fonte da cui
tiriamo fuori quasi tutta l'elettricit� � molto rischioso.


> L'ultimo dei punti della tua lista � decisamente il primo della mia.+

Dipende .... Per me con i soldi che danno in incentivi per il
fotovoltaico avrebbero potuto dare incentivi per ridurre i consumi
energetici di 5 volte tanto. Per me il risparmio � la cosa migliore,
ma non � pilotabile dalla politica, dipende molto dalla mentalit�
della gente.

> Idealmente s�, ma in pratica non tanto: personalmente, per ovvi motivi,
> non andrei a sfasciare le mura di mezza casa per accogliere l'acqua calda
> prodotta dal sole.
> Nelle case di nuova costruzione invece la cosa si pu� fare e mi pare che
> in molte regioni si stia facendo.

Io ho appena comprato casa. In tutte quelle che ho visto in vendita
erano standard come dotazione. E chiaramente ci sono anche su quella
che ho comprato. Chiaramente la lavapiatti la collegher� all'acqua
calda direttamente.

> Dici che siano errori dovuti al semplicismo dell'approccio
> (estrapolazioine lineare del trend al momento dell'effettuazione della
> stima) o a dati inventati di sana pianta per influenzare il livello
> politico?

Penso che sia stato il modello sbagliato. Visto che comunque non hanno
aumentato la capacit� produttiva dell'Italia direi che o han solo
sbagliato il modello oppure han tentato di influenzare ma non ce l'han
fatta per nulla.

> Queste sono considerazioni squisitamente economiche fatte da un operatore,
> che pur a maggioranza pubblica, � una public company, che ha come unico
> scopo quello di massimizzare i profitti per gli azionisti e non certo
> quello di realizzare politiche energetiche nel senso del bene comune.

Beh..Se il massimo profitto le compagnie che producono elettricit� lo
fanno spegnendo le proprie centrali... C'� qualcosa che non va!


> Io invece non riesco a vedere come e perch� dovrebbe aumentare
> sensibilmente la richiesta di energia elettrica nel Paese, considerando i
> tassi di crescita economica da prefisso telefonico previsti per molti anni
> a venire.

Crescita dei consumi non la vedo neanche io. Per� una discesa ad un
decimo non la vedo neanche lontanamente. A meno di eventi
ultracatastrofici. La popolazione italiana forse inizier� a
decrescere un filo, magari con l'immigrazione tra 40 anni saremo
"solo" 50 milioni. 16M famiglie. Metti anche di non aver pi� nessuna
industria tranne quelle non esportabili : svago, trasporti,
ristorazione, distribuzione di alimentari, negozi e poco altro.
Ridurrai di un terzo i consumi da qua a 40 anni ma fare di pi� penso
sia impossibile.
Riducessimo i consumi a un terzo 4GW elettrici di nucleare non
sarebbero sovrabbondanti. Ma io non credo a riduzioni di consumi cos�
elevate.
Received on Tue Jul 13 2010 - 22:52:54 CEST

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