A parte le fantasiose teorie a cui accenni, ritengo che i dejavu siano
dei momenti in cui si riconosce una situazione che si e' gia' presentata
come costrutto inconscio (mi riferisco a qualcosa di appena piu' vago di
un sogno). Senza nemmeno tentare di addentrarmi in una spiegazione
scientifica in senso stretto, che e' fuori delle mia portata e peraltro
non esiste ancora, direi che la confusione tra esperienza vissuta ed
esperienza sognata non e' cosi' assurda come potrebbe sembrare; e' ben
nota l'esperienza del lapsus, nella quale il soggetto ha la _certezza_
di aver detto una cosa diversa da quella sentita dai testimoni presenti
(anche oggettivi come un registratore). Intendo dire che nel lapsus si
verifica un ricordo, completamente errato ma chiaro e definito, di
quanto e' stato appena pronunciato, che diverge dal fatto oggettivamente
registrato.
Quindi figuriamoci se non possiamo confondere una cosa sognata, magari
anni prima, con una realmente vissuta!
Oltretutto si verifica anche spesso che confondiamo un fatto sognato con
uno realmente accaduto, senza bisogno di essere folli. (un bellissimo
esempio letterario e' "Le voci di dentro" di Eduardo de Filippo). E' che
i meccanismi fisiologici che amministrano i nostri ricordi sono
delicati, e sono soggetti a questo tipo di errore. Evidentemente, quando
il sistema psichico umano si e' evoluto, stabilire con certezza la
natura oggettiva di un ricordo non era sufficientemente importante, come
vantaggio evolutivo, da diventare necessario come meccanismo.
Tutto questo decisamente dovrebbe stare in un altro newsgroup, ma l'ho
postato perche' mi sembra che il buon vecchio rasoio di Occam valga
anche qui; voglio dire, se una cosa la posso spiegare in modo semplice
con osservazioni psicologiche verificate migliaia di volte, non vedo
perche' ricorrere a teorie fisiche per ora non verificate.
--
Federico Span�
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"Tutti conosciamo la stessa verita'; la nostra vita e' come scegliamo di
distorcerla"
(Woody Allen)
"Binary" <avisc_at_tin.it> wrote in message
news:8n0kgq$scs$1_at_nslave1.tin.it...
>
> Vi informo che sono ignorante in materia e pregherei qualcuno di
rispondermi.
> Mi sembra, ma correggetemi se sbaglio, che secondo una teoria il
passato e
> il futuro sono eventi che viaggiano paralleli, e questo potrebbe
spiegare i
> dejavu che sono i "ricordi del futuro".
> Se questa teoria � esatta, potreste dirmi perche' non ci ricordiamo
del futuro
> come ci ricordiamo del passato?
>
>
Received on Sat Aug 12 2000 - 00:00:00 CEST