"Il diavoletto di maxwell" ha scritto:
> Per quanto riguarda la meccanica relativistica essa come e' noto e' divisa
> in due parti:la ristretta e la generale.
> La relativita' ristretta non necessita di una matematica "esotica" ma
> essa e' limitata all'analisi vettoriale, complessa, e all'analisi
> matematica.
Complessa? e perche' mai?
> Per la relativita' generale invece le cose si fanno complicate, essa infatti
> presuppone la conoscenza del calcolo tensoriale, e dell'analisi
> differenziale assoluta.
Dissento da te e dagli altri che si sono espressi in modo analogo.
Prima di tutto, la risposta non e' possibile se non si chiarisce a che
livello si vogliono comprendere queste teorie.
Per una comprensione seria e reale, ma non tecnicamente avanzata, tutto
l'armamentario matematico che viene citato non e' affatto necessario.
E' invece necessaria una comprensione di alcune idee base della
matematica, che purtroppo non si ottiene tout court studiando qualche
libro.
Mi stupisce invece che nessuno abbia fatto notare che il vero problema
per capire la relativita' (ma vale anche per ma m.q.), prima delle
conoscenze di matematica, sono le conoscenze di fisica.
Perche' il nostro amico non chiede "quale e quanta fisica debbo studiare
per capire relativita' e m.q.?". Allora si' che si potrebbe discutere...
> Ti posso suggerire alcuni testi:_
> "Bertrand Russell L'ABC della relativita' Longanesi & C."
> "C. Durell La relativita' con le quattro operazioni Boringhieri"
> "B. Spain Calcolo tensoriale Cremonese-Roma"
Io invece suggerisco di buttare via tutti i testi indicati, e di provare
con: Taylor e Wheeler "Fisica dello spazio-tempo" (Zanichelli).
Non e' un libro divulgativo: va studiato (ci sono anche i problemi). La
matematica e' al minimo, ma i ragionamenti fisici sono approfonditi
quanto occorre.
> Per la meccanica quantistica, invece essa fa uso di una matematica fondata
> sulle matrici e sugli operatori.
> Spicca tra tutti la personalita' di Richard Feymann
> morto qualche anno fa', che ha scritto molti libri tra cui
> "R. Feymann la legge fisica Boringhier"
Trovo contraddittorio parlare di matrici e operatori, e poi citare
Feynman, che non ne fa uso, neppure in testi avanzati. Inoltre "La legge
fisica" non e' il testo piu' indicato per la m.q. Perche' non "QED"
(Adelphi)?
--
Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
Sez. Astronomia e Astrofisica
Received on Mon Aug 14 2000 - 00:00:00 CEST